L’esperienza di Giovanni Martinelli alla guida della città di Sant’Elpidio a Mare è finita questa notte, intorno alle due, dopo più di quattro ore di seduta consiliare straordinaria, dove si è votata la mozione di sfiducia contro la Giunta. Un confronto acceso, duro, non privo di spunti polemici, al quale il primo cittadino si è presentato in solitudine, dopo aver revocato, poche ore prima, tutte le deleghe agli assessori, perché, ha spiegato nel corso della discussione, “Sono l’unico responsabile di questa situazione, e sono io a doverne rispondere, non i miei colleghi”. N

ella prima parte dell’assise, discusso e votato il progetto esecutivo per l’inizio dei lavori alla nuova scuola primaria di Casette d’Ete, finanziata dalla famiglia Della Valle e che sorgerà in via Maria Gioia. Voto ampiamente favorevole, con l’astensione delle forze di centrosinistra. Ma il piatto forte era naturalmente un altro, la sfiducia all’Amministrazione Martinelli: un piatto forte che ha portato a palazzo comunale un pubblico da record. Centinaia le persone per le scale, in aula, in ogni punto fuori dalla sala consiliare da cui si potesse scorgere uno spiraglio della seduta più attesa degli ultimi anni. Tante le presenze anche da fuori Sant’Elpidio a Mare: diversi i volti noti della politica locale passati per assistere ad un momento cruciale, poi rivelatosi finale, dell’esperienza amministrativa del centrodestra elpidiense. Acceso in particolare il confronto tra il Sindaco ed il capogruppo dei Democratici e popolari Gianmarco Governatori.

Martinelli ha preso per primo la parola. Una lunga arringa, in cui ha ripercorso le tappe cruciali dell’amministrazione da lui guidata, dall’impegno per le scuole a quello sociale, dall’ambiente alle tasse. Nella seconda parte il riferimento alla crisi, ed un estremo tentativo di mediazione. “Se qualcuno dei cittadini di Sant’Elpidio a Mare vede nelle mie scelte un’offesa alle capacita o una mancanza di fiducia nei confronti di qualcuno sono pronto a scusarmene, perché questo non era nelle mie intenzioni. Questa è la mia maggioranza, chiedo di poter ripartire”. Ma nessuno spiraglio all’intervento di Governatori: “Inutile tentare un recupero nelle ultime ore. Sono stati disattesi tutti gli impegni condizioni dell’apparentamento. L’inizio delle difficoltà c’è stato con l’allontanamento dell’assessore Tosoni, la migliore della Giunta. Sindaco, c’è stata un’evidente mancanza di confronto, trasparenza e compartecipazione. Lei ha tradito noi ed i nostri elettori”.

Ancora un intervento del Sindaco, poi le dichiarazioni di voto. Il capogruppo di Alleanza Nazionale Marcello Meconi, proprio in questo momento della seduta, ha svelato le ultime richieste per ricucire lo strappo formulate dai Democratici e popolari. “Voi che non siete attaccati alle poltrone, per rientrare, avete chiesto le scuse pubbliche del Nucleo di valutazione, le scuse di An, la revoca degli assessori Calcinari, Orsili e Santori, le deleghe a urbanistica, bilancio, personale, ambiente e centro storico”. A quel punto, pronto il plotone d’esecuzione. Pochi istanti prima, Martinelli ha deciso di non partecipare al voto, e ringraziando tutti ha abbandonato l’aula. Il finale, senza sorprese, ha detto 11 a 9, mozione di sfiducia approvata. “Il Consiglio comunale è decaduto, buona notte a tutti” chiude il presidente del Consiglio Giovanni Balestrieri. Ed ora, inizia la corsa verso le nuove elezioni.