"L’ultima vicenda relativa agli “organi di partecipazione” ed alla loro gestione amministrativa ha dimostrato, ancora una volta, che l’art. 26 dello Statuto Comunale, ed il relativo Regolamento che attribuisce ai Comitati di Quartiere "il ruolo primario di promuovere la partecipazione attiva della
collettività nel governo della città" vadano urgentemente riformati.

Il recente caso del quartiere “Albula Centro” non deve essere letto in maniera autonoma ed isolata ma nel contesto di un sistema di norme e regolamenti che presenta vuoti normativi, scarsa affidabilità e carenza di garanzie, e per i quartieri stessi, e per la corretta interpretazione del concetto di “Rappresentanza”.

Da parte nostra, l’elogio e la stima nei confronti di quanti si adoperano quotidianamente nei Comitati di Quartiere non sarà mai sufficiente; i cittadini che si impegno, volontariamente, all’interno dei Comitati di Quartiere godono della nostra infinita stima e ci auguriamo che siano sempre
più numerosi ed appassionati.

Per tale motivo riteniamo, con coerenza, che gli organi di partecipazione abbiano bisogno di maggiore considerazione, più contributi, di più ampie garanzie di rappresentanza democratica, di maggiore snellezza nei rapporti con l’amministrazione comunale. E’ nostra convinzione, in sostanza, che lo strumento migliore per giungere a tali soluzioni sia quello di affidare al Consiglio Comunale il compito di riscrivere le regole ed applicare una seria riforma dell’istituto di
partecipazione.

Con questo spirito ho presentato una interrogazione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale del 15 dicembre ed alla quale l’assessore preposto – dott.sa Margherita Sorge - dovrà fornire le adeguate risposte. Un Quartiere così importante come “Albula Centro” che nell’eleggere il proprio organismo di partecipazione mostra carenze di partecipazione (solo 354 cittadini si sono recati alle urne, rendendo nulle le elezioni) deve rappresentare un campanello di allarme al quale nessuno deve restare indifferente".

* Capogruppo DC-Psi -Casa delle Libertà