Decreto Bersani: non solo liberalizzazioni.
Ascoli Piceno | Mandozzi: Introdotte misure urgenti ed importanti atte a contrastare il lavoro nero e per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro.
di Emidio Mandozzi* e CGIL CISL UIL Ascoli
La legge n. 248/2006, che ha convertito il D.L. n. 236/2006, meglio noto come “Decreto Bersani” sulle liberalizzazioni, ha introdotto (art. 36 Bis) alcune misure e strumenti di notevole importanza che vanno a vantaggio di una vera promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché utili per una forte azione di contrasto al lavoro nero, vera piaga endemica.
Ad iniziare infatti dal settore edile (uno di quelli che registra più incidenti sul lavoro), il comma 10 del suddetto articolo di legge impone alle imprese di comunicare le assunzioni ai Centri per l’Impiego, il giorno antecedente la data di costituzione del rapporto di lavoro. In caso di violazione del nuovo obbligo, su segnalazione dei Centri per l’Impiego, sarà dovere della Direzione Provinciale del Lavoro intervenire per l’eventuale applicazione della sanzione.
In attesa del Testo Unico sulla sicurezza, l’art. 36 Bis della Legge n. 248/06, introduce anche la facoltà, per il personale ispettivo, di sospendere il lavoro nei cantieri ove si riscontri una presenza pari o superiore al 20% di lavoratori in nero, oppure in caso di reiterate e comprovate gravi violazioni sui tempi di lavoro e sui riposi spettanti al lavoratore. Le imprese che non rispetteranno tali obblighi subiranno anche l’interdizione sino a due anni dalla contrattazione con la Pubblica Amministrazione e dalle gare pubbliche.
Prevista inoltre anche la tessera di riconoscimento per tutti i lavoratori presenti in cantiere, anche se autonomi, con responsabilità in solido del committente. Il Comma 7 prevede invece un forte inasprimento ed una più efficace articolazione delle sanzioni (ferme da 10 anni) per l’impiego di lavoratori che non risultino dalla documentazione obbligatoria. Previsto inoltre il ripristino dell’indennità di missione per il personale ispettivo della Direzione Porv.le del Lavoro, e di vigilanza Inps e Inail, soppressa con l’ultima Legge Finanziaria, e che aveva paralizzato le attività ispettive (non c’erano risorse sufficienti neppure per acquistare il carburante e la spedizione della posta).
Molto importante anche l’Art. 35, laddove è prevista l’estensione della responsabilità solidale dell’appaltatore con il sub-appaltatore per quanto concerne le ritenute fiscali sui redditi da lavoro dipendente, contributi previdenziali ed assicurativi, nonché forti sanzioni anche per il committente che paghi senza controllare la regolarità.
La Provincia di Ascoli Piceno, pur non avendo competenze dirette derivanti dalla Legge in oggetto, si farà promotrice di azioni convergenti tra gli enti ispettivi (Inps, Inail, Asl, D.P.L.), nello spirito di quanto sottoscritto nel Protocollo provinciale in materia di Sicurezza sul lavoro, avente per obiettivo la costruzione di un sistema coordinato di azioni contro le varie forme di lavoro nero ed irregolare.
Per lo sviluppo di una vera cultura della sicurezza occorre però anche il contributo di altri, ad iniziare dalle imprese locali.
*Vice Presidente e Assessore alla Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro Provincia di Ascoli Piceno
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07/09/2006
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