Alla Samb riesce l’impresa di battere il Lumezzzane. Tre punti che sono oro colato e le fanno fare un bel balzo in avanti nel punteggio anche se la posizione in classifica è sempre la stessa. Però la sconfitta del Novara, del Pro Sesto , del Giulianova e il pareggio del Pizzichettone fanno comprimere il fondo classifica. In quattro punti ci sono ben sette squadre. Sarà sicuramente un finale di campionato a rischio per i cardiopatici.

A questo punto la Samb, possiamo chiamarla la squadra dei miracoli. Senza allenatore e relativo staff tecnico,senza stipendi e con un presidente ombra, è riuscita a battere il Lumezzane in un confronto diretto. Classica situazione da libro Cuore.

L’incontro è di quelli che il manuale dei giovani giornalisti definisce “partita dai due volti”. Primo tempo passato dalle due squadre a studiarsi, quindi lento e noioso. Poi nella ripresa si accende. Il Lumezzane prova a vincere e la Samb sorprendentemente gli risponde sullo stesso tono. Le due squadre trottano che è una meraviglia ma è la Samb ad avere le migliori occasioni.

Docente e Scandurra strapazzano a più riprese la difesa avversaria poi al 77° affondano la lama nella pancia dell’avversario. Scandurra difende un pallone al limite dell’area poi lancia in un corridoio un pallone succulento a Docente. La punta della Samb, con una freddezza consumata, evita Brignoli e mette in rete. Sembra fatta, data l’ora tarda, ma il Lumezzane rabbiosamente reagisce. Ci sono due minuti di assalto all’arma bianca e al 75° Zamperini fa la frittata atterrando in area Ribecchi. Calcio di rigore ed espulsione del difensore rossoblu.

Hai,hai,hai, avrebbero detto quelli di Alpitour. Ma nella Samb dei miracoli non poteva mancare un San Concetti, tant’è che Biancospino viene ipnotizzato e San Concetti fa la grazia parando con un balzo felino. Negli ultimi minuti poi la Samb mostra il meglio di se tirando fuori gli artigli e i …insomma…gli attributi. Il re dell’intricata foresta di fondo classifica ha ruggito, tanto per far capire che “play aut” è una parola da abolire nel suo vocabolario. Staremo a vedere.

Intanto Soldini continua a ripetere il ritornello tanto caro all’avanspettacolo “bambole non c’è una lira” mentre le cordate anonime si sprecano ma fanno come i pretendenti della Bella di Castiglia…tutti la vogliono e nessuna se la piglia. In tutta questa Babele poi, come se non bastasse, si è inserita pure la politica. Di Pietro capolista dell’Italia dei Valori,che è seguito in lista da, nientepopodimenoche Soldini, vuole chiarezza. Figuriamoci noi! Pensate, nonostante tutto, la Samb ha vinto fuori casa un incontro determinate.

E’ o non è un miracolo?