Nel corso della seduta del Consiglio Regionale di martedì scorso l’Ass. Carrabs ha risposto all’interrogazione presentata da Guido Castelli sulle modalità e la tempistica di realizzazione dei due nuovi ponti sul Tronto.

Dopo aver ripercorso il tortuoso iter amministrativo osservato nel frangente dalla Regione e dall’Autorità di Bacino Carrabs , riferendosi al Ponte sulla Statale ha osservato che “i costi effettivi dell’opera – determinati sulla base di un progetto esecutivo dettagliato ed appaltabile, e quindi verificati rispetto all’insieme delle norme di settore si sono rivelati più consistenti di quanto inizialmente stimato”.

Mentre, per quel che concerne il ponte ferroviario, la cui progettazione è stata affidato alla competenza della Provincia di Ascoli Piceno si è ancora “in attesa – per l’approvazione – di ricevere da parte del responsabile del procedimento il progetto definitivo, che dovrà essere sviluppato secondo le indicazione tecniche della società RFI – compartimento di Ancona”.

“Per quanto riguarda la completa realizzazione del programma degli interventi per la messa in sicurezza del tratto terminale del Tronto“ – ha infine concluso Carrabs lapidariamente – “i costi complessivi valutati con calcolo analitico risultano maggiori della disponibilità a suo tempo determinatasi” . Visto che il solo ponte ANAS assorbe la maggior parte del finanziamento statale si dovranno richiedere “eventuali (sic n.d.r.) ulteriori finanziamenti al Ministero, alle Regioni, alle Province nonché agli altri enti interessati”.

“Ringrazio Carrabs della sincerità con la quale ha risposto alla mia ennesima interrogazione su questa paradossale vicenda dei ponti sul Tronto” – ha commentato Castelli. “Una risposta che conferma l’inadeguatezza dimostrata nel frangente dalla Regione e, in particolare, dalla Provincia di Ascoli”. “Per evitare il rischio incompiute è ora necessario lanciarsi alla ricerca di nuovi fondi ma, per il momento, fin tanto che la Provincia di Ascoli non si scuoterà dal proprio torpore consegnando il progetto definitivo, sarà ben difficile ottenere risultati concreti.

Sarebbe bene a questo punto che il Presidente Rossi si dedicasse meno alle sue solite operazioni demagogiche e terzomondiste e si concentrasse di più sui suoi doveri istituzionali. Tra cui, il primo, è proprio quello di consegnare un progetto assolutamente necessario per preservare la comunità di Porto d’Ascoli dal rischio di una nuova devastante esondazione. Il Fiume Tronto merita dalla Provincia più considerazione amministrativa del lago Tanganika“ .