Torna a sorridere il Montegranaro Calcio che vince in casa ai danni della Cuprense per 2 a 1
Montegranaro | Reti tutte nella prima frazione di gara; 1-2 locale con Bosoni e Pacenti, accorcia poi le distanze Viviani, su punizione, per gli ospiti
di Paolo Gaudenzi
Si puntava sulla vittoria in casa calzaturiera: l'attesa per l'esito sul controricorso relativo alla gara contro la Jrvs e soprattutto l'amarezza per la vittoria sfumata domenica scorsa a Filottrano, con il pari a fil di sirena dei locali, condivano le premesse di una gara che la squadra di Viti si apprestava a giocare con numerose assenze.
Fuori Moretti per squalifica e out anche Ramazzotti, Gay e Testa per problemi fisici. Viti, facendo di necessità virtù, interpretava la gara con un nuovo credo tattico: 4 -3- 1- 2 con Pacenti a supporto del tandem di punte Isidori - Dall'Aquila e con un centrocampo "operaio" con Daniel Bosoni e Luciani ai lati del perno del gioco calzaturiero, vale a dire capitan Francesco Bosoni.
Dopo un avvio frizzante i calzaturieri giungevano al vantaggio al 18': fuga verso la porta di Luciani che veniva messo giù dal limite. Sul punto di battuta andava capitan Bosoni che spediva la palla all'impatto interno con il palo per poi carambolare in fondo al sacco.
Tre minuti più tardi ancora Bosoni a calciare, stavolta un corner, per la torre Pacenti che, al centro dell'area, incrociava di testa per il gol del raddoppio.
Al 26' la Cuprense si faceva viva dalle parti di Di Ridolfo, portiere locale, e Patalano, nell'intento di rinviare, svirgolava la palla che impattava sul palo per poi finire la corsa in corner.
Era il preludio al gol ospite: al 31' Viviani calciava dal limite una punizione che lasciava immobile Di Ridolfo, passivo spettatore di una traiettoria velenosa quanto perfetta.
Al 9' della ripresa occasione d'oro per Pacenti che riceveva palla sul piede sinistro, non preferito dallo stesso atleta, che perdeva così l'attimo per far male all'avversario.
Il cuore del secondo tempo vede salire in cattedra la Cuprense, in primis con Splendiani che non serve Lucidi ottimamente piazzato e non marcato ad un soffio dalla riga diporta e soprattutto più tardi quando, De Marco, impattava di testa da favorevolissima punizione centranto la traversa.
L'ultima emozione ai presenti la regalava Dall'Aquila che, in sforbiciata acrobatica, spediva di poco a lato. La partita andava successivamente sfumando con i tre punti che andavano così a rafforzare il capitale di classifica della società del Presidente Vecchiola.
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22/10/2005
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