Lo scorso 21 ottobre a Pisa, presso l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR, sono state presentate le procedure di registrazione dei domini Internet dell’Unione Europea: il famigerato .EU.

E stato stabilito che dal 7 dicembre prossimo, scatta per gli utenti appartenenti a uno dei 25 paesi membri dell’Ue, la possibilità di poter registrare a proprio nome i domini Internet con suffisso “.eu”: I potenziali utenti interessati al nuovo suffisso saranno oltre duecento milioni.

L’annuncio viene dal consorzio Eurid, associazione no-profit (cui aderiscono CNR e i registri di Belgio e Svezia) che nel 2003 si aggiudicò la gestione del nuovo registro Internet europeo, vincendo il primo appalto di servizio pubblico oneroso mai ratificato dall’Unione.

Le società accreditate sono globalmente 469 in 38 paesi diversi. La nazione che ne conta di più è l'Olanda (86), segue la Germania (68), l’Italia (38), il Belgio (36) e la Francia (28).

Il 7 dicembre si apre il così detto “sunrise period” (che terminerà il 6 febbraio 2006), periodo nel quale solo enti pubblici, organismi governativi e titolari di marchi registrati, possono richiedere la registrazione di un dominio “.eu”.

Nel secondo stadio, dal 7 febbraio al 6 aprile 2006, ci sarà spazio anche per i titolari di altri diritti considerati prioritari e protetti dalle leggi nazionali dei singoli stati.

Infine dal 7 aprile, le registrazioni saranno aperte a tutti i maggiorenni residenti in uno degli stati membri Ue, che potranno registrare un numero illimitato di domini a targa “.eu”.

Il lancio del suffisso Internet è un evento attesissimo dagli utenti: secondo una nota diffusa dal Cnr, infatti, le richieste di registrazione di domini “.eu” già pervenute ai registrar accreditati, le società di registrazione, ammontano a molte decine di migliaia. Addirittura Register.it, tra le principali società italiane abilitate al servizio di registrazione di domini .eu, ha annunciato di averne raccolte già oltre 50mila.