Volendo ricercare la dimostrazione pratica e quindi un esempio concreto di “Malgoverno”, basta purtroppo guardarsi intorno a Porto San Giorgio e analizzare l’operato di questa Amministrazione nei suoi primi 26 mesi di attività.

 

A tal proposito, vorrei esprimere il mio punto di vista, come cittadino e come politico.

 

E’ giunto il tempo di riflettere insieme ai nostri cittadini, alle categorie, alle Associazioni  e a tutti coloro, di “buona volontà”, che in questo momento hanno un ruolo politico o amministrativo.

Un appello il mio, che vuole andare oltre gli “schieramenti politici”, perché la difesa del bene di Porto San Giorgio e degli interessi dei nostri cittadini non ha un colore politico, ma tutti i partiti  politici di fondo propendono verso tale obbiettivo.

 

Come il “Bene pubblico” non ha colore politico, allo stesso modo il “Malgoverno” non è in assoluto attribuibile a questo o a quello schieramento, ma eventualmente compete, nel bene e nel male in modo particolare a quegli Amministratori Pubblici che chiamati a responsabilità di governo non sanno con pienezza svolgere il loro incarico.  

 

 Ho volutamente taciuto fino ad oggi, per ascoltare e cercare di vedere anche con gli occhi della gente che incontravo.

 

Ho allora condiviso con tanti una analisi che vede una città in ginocchio, in mano a qualche “Amministratore Pubblico” che spende o meglio spreca il denaro Pubblico senza un’idea, senza un grande progetto per Porto San Giorgio.

 

Personaggi, che spesso, quando non sono in vacanza o intenti nei propri affari, passano il loro tempo tentando di giustificare il fallimento dei loro pochi “progettini” realizzati.

Danno il massimo, per modo di dire, questi Amministratori, quando in nome di ideologiche personali posizioni disconoscono situazioni storicamente consolidate e positivamente radicate nella città, un esempio è di questi ultimi giorni, l’attacco alle scuole delle Canossiane e delle Gaetanine, alle quali il Comune sembra voglia togliere il servizio della mensa.

 

Le strutture richiamate, che tra l’altro svolgono un servizio sociale insostituibile, secondo questi Amministratori, hanno due grandi colpe, sono private e gestite da religiose Cattoliche.

Nel frattempo però gli edifici comunali hanno ospitato riunioni, tra l’altro, per raccolta fondi a favore della “Resistenza” o “Terrorismo” iracheno e le nostre scuole pubbliche con grande impegno dell’Assessore alla Cultura vengono “gemellate” con quelle della “vicina” Cuba.

Una domanda sorge spontanea, ma i moderati nello schieramento di sinistra che fine hanno fatto?

 

Credo, per quanto riguarda il gruppo a cui appartengo, sia giunto il momento di dire basta, di stanare il Sindaco e pubblicamente addebitargli le sue responsabilità.

 

Democraticamente, a nome anche di tanti cittadini Sangiorgesi, chiediamo un pubblico dibattito sugli argomenti e sui progetti che riguardano la nostra Città. Quel dibattito e confronto che già scorrettamente durante la campagna elettorale ha eluso e che altrettanto sconvenientemente ha ulteriormente negato non autorizzando il Consiglio Comunale aperto lo scorso mese di luglio.

I cittadini saranno certamente interessati ad un serio confronto tra chi amministra e chi svolge un ruolo di opposizione sui programmi e su quale futuro per Porto San Giorgio.

Il luogo il Teatro Comunale, dove i cittadini potranno intervenire e porre domande e chiarimenti.

 

*capogruppo Udc in consiglio comunale