Un’assemblea pubblicata infuocata quella che si è svolta al Parco delle Canossiane per discutere della scelta urbanistica amministrativa che andrà ad insistere proprio in quell’area privata.

Uno spazio di 1870 metri quadrati che l’amministrazione vorrebbe destinare equamente ad edilizia residenziale pubblica e privata con l’aggiunta di una pineta parco in fregio al lungomare di ben 5600 metri quadrati.

“Una scelta che segue la logica dei costi e dei benefici - osserva il primocittadino Claudio Brignocchi - ereditata dalla precedente amministrazione e legata al mio programma elettorale. Sono state prese in considerazione tutte le possibili ipotesi, da quella del vincolo a quella dell’esproprio. Sul vincolo la Soprintendenza ci ha dato risposta nel mese di gennaio valutando che all’interno del Parco delle Canossiane non esiste più nessun vincolo di pregio di tutela ambientale.

In quanto all’esproprio, abbiamo scartato quest’ipotesi perché troppo costosa, oltre 1200 euro si potrebbero investire diversamente in altre aree”.

Nessuna voce si è sollevata mettendo in discussione questa scelta quando nel ‘98 è stato approvato il piano regolatore dall’allora amministrazione Rossi.

Ma voci e proteste, invece, questo pomeriggio, si sono animatamente rincorse e susseguite per oltre due ore dalle varie forze dell’opposizione e da ex politici che non sono mancati all’appuntamento sparando a zero contro la giunta e in special modo contro la scelta di edificazione.

Tanto che la questione complessa e delicata nel suo insieme, ma chiara dalle spiegazioni del sindaco, si è trasformata in complicata con i tanti rimandi al passato e al “...c’era una volta in quest’area”.

“Vorrei sapere nello specifico - ha affermato Alvaro Stampatori - tutte le scelte urbanistiche di questa città, per esempio l’amministrazione si sta sbrigando così tanto a concludere la vicenda Parco delle Canossiane come ha fatto per il Consorzio Agrario, ma sulle altre scelte urbanistiche, come sull’esproprio oltre la ferrovia c’è silenzio assoluto. Ci sono dei sospetti, qualcuno ha beneficato di questa edilizia residenziale pubblica,  ciò non si spiegherebbe in altri modi. Qui il problema è un falso problema. E poi voi rispondete che l’esproprio non si può fare perché il governo ha tagliato i fondi”.

C’è chi punta il dito sull’aspetto sociale del la questione.

“Io rivendico la valenza sociale di quest’area, così come era stato previsto in principio - ha detto con forza Daniele Straveglia - chiedo il recupero di quest’area con interventi di funzione sociale”.

C’è invece chi vorrebbe fare delle Canossiane un’area di rilancio per il turismo.

“Il turismo si fa restituendo il verde alla città e non con l’edilizia - ha commentato l’assessore Scardaoni - questo stesso meccanismo avverrà poi anche per gli orti della villa Salvatori. Le Canossiane rappresentano una ricchezza strategica”.

C’è poi chi solleva la questione sul cambio di rotta effettuato dall’assessore Elio Raccichini, come Giancarlo Fermani e Loreto Del Giovane.

“Perché chi prima era contro l’edificazione oggi ne è a favore?” è questa la domanda che si pone l’ex vice sindaco Giancarlo Fermani.

Loreto Del Giovane ha persino portato vari articoli di giornale e le dichiarazioni dello stesso Raccichini in sede di consiglio comunale, quando ancora si opponeva alla costruzione all’interno del parco delle Canossiane, come prova, quasi stesse in un aula di tribunale.

Insomma la questione sembra proprio di non facile soluzione.

La battaglia contro il parco delle Canossiane continuerà in un'altra assemblea pubblica "...a breve" fa sapere Brignocchi.