Continua la battaglia contro la cementificazione dell’ex Stadio Orfeo Serafini.

Non sono bastate le oltre duemila firme raccolte, dall’associazione Legambiente, per salvare l’ultima piazza verde a mare.

Come non è bastato l’appello lanciato dal palco, qualche anno fa, dal cantante Antonello Venditti e le dimissioni, dei mesi scorsi, dei due assessori Bonifazi e Costantini a far cambiare idea al primo cittadino.

La scelta urbanistica delle sei palazzine va avanti e viaggia parallela al restyling di piazza Garibaldi.

di Paola Pieroni

“Chi non ci sta con questa idea può continuare a fare quello che vuole, noi andiamo avanti - ha fatto saper il sindaco Andrenacc i- entro la fine del mese conto di deliberare le modifiche apportate dalla ditta Adriatica Spa sul progetto di piazza Garibaldi”.

Ma non si rassegnano Legambiente, l’associazione Orfeo Serafini, Verdi ,Pdc e Margherita e si preparano per lanciare l’ultimo grido di protesta con un concerto di fine estate, in cui i veri protagonista questa volta saranno i giovani e non la politica.

“Musica in erba, canzoni per l’Orfeo Serafini” il titolo della serata di venerdì 16 settembre con inizio alle ore 21.30.

Sul palco si esibiranno nove giovani gruppi del territorio che, tra una canzone e l’altra, lanceranno messaggi per salvare il salvabile.

A sparare a zero anche l’ex assessore allo sport Oscar Bonifazi, ora indiscusso battitore libero della scena politica.

La costruzione delle sei palazzine - spiega Bonifazi - nell’area dell’ex stadio Orfeo Serafini è stata decisa dall’amministrazione per realizzare a costo zero piazza Garibladi. Una vera e propria forma di baratto, io la giudico così”.