Il terremoto politico è ancora in corso in città ed è prevista per lunedì un'altra riunione di maggioranza nel corso della quale tentare di appianare le divergenze e verificare la possibilità di procedere di comune accordo.

Intanto, però, Margherita, Verdi e Pdci hanno redatto e presentato un documento dai contenuti chiari, che contiene pesanti note polemiche nei riguardi del sindaco e delle altre forze di maggioranza perché “le risposte avute fino ad ora sono state di totale rigidità, di sprezzante sottovalutazione ed indifferenza”. 

“In questi mesi abbiamo posto alle forze politiche della coalizione di maggioranza e allo stesso sindaco - si legge nel documento - la necessità di un ripensamento e di un rilancio dell'azione amministrativa su alcune grandi questioni, decisive per lo sviluppo futuro della stessa, quali le emergenze sociali, il problema della casa, la salvaguardia del territorio e la tutela dell'ambiente. Abbiamo conseguentemente ritenuto di dover porre l'esigenza di aprire una fase di riflessione circa l'opportunità di una svolta nella politica di spesa per investimenti rispetto agli anni precedenti in cui si è posto mano ad interventi sbagliati, non prioritari, spesso sovradimensionati nei costi e sottratti ai doverosi controlli da parte degli uffici preposti. Tre esempi per tutti: Villa Maroni, il campo sportivo di Marina Picena ed il lungomare Faleria. Errori da non ripetere, rifuggendo dalla tentazione di presunti consensi popolari da tesorizzare in chiave elettorale!” 

I tre partiti firmatari del documento fanno poi riferimento ad un atteggiamento definito "sprezzante" ed attribuito al sindaco Mario Andrenacci. 

“L maggioranza rivendica la forza dei numeri - si legge in particolare in merito alla questione di piazza Garibaldi - sino al punto da avallare percorsi di dubbia legittimità che pongono a rischio la fattibilità stessa dell'intervento sulla piazza, esponendo comunque la stessa amministrazione al pericolo di contenziosi giudiziari con gravosi ritardi ed ingenti costi finanziari".

E si insiste particolarmente sul fatto che sia fondamentale trasparenza - ed il riferimento alla segretazione della relazione chiesta ed ottenuta dal sindaco sulla piazza è preciso -  "...ed il grave comportamento del sindaco che, in dispregio dei più elementari principi e valori, ha ritenuto immotivatamente e ingiustamente di secretare importanti atti e documenti, costituisca una ferita inferta all'intero tessuto democratico della città ed elemento di forte turbativa alla ripresa di un corretto rapporto dialettico e di collaborazione politica tra tutte le forze della coalizione di centrosinistra”.

Oltre alla questione della piazza, il documento affronta anche la questione dell'emergenza casa e il progetto della darsena. Nel primo caso l'amministrazione è accusata di "immobilismo" in quanto "nessuna proposta seria è stata avanzata dal sindaco, fatta eccezione di progetti privati giudicati, a ragione, sconvenienti ed irricevibili". Riguardo alla darsena si sostiene che "sul suo iter, attualmente in corso, non è stata concessa una sola occasione di conoscenza. Un comportamento assai poco comprensibile, se non nella logica del metodo, assai abituale, del fatto compiuto, allorquando sarà il momento di valutare ed assumere decisioni”.

Il documento non si chiude con una chiusura. Tutt'altro. I tre partiti firmatari si dicono pronti ad un confronto  con le forze politiche di maggioranza. Un confronto che sia "...basato sul reciproco rispetto e sul riconoscimento delle pari dignità e del diritto della maggioranza di avanzare e porre in discussione proposte di scelte amministrative”.