“Un nome per un candidato sindaco di San Benedetto per il centrosinistra ce l’ho, come tutti. Ma ne discuteremo nelle prossime settimane con gli altri partiti.” Così l’onorevole Orlando Ruggieri della Margherita, dopo il successo del centrosinistra alle elezioni regionali.

 

Ruggieri indica un metodo da seguire in vista delle comunali del 2006 a San Benedetto: “dobbiamo essere uniti e pronti con un congruo anticipo rispetto alle elezioni, diciamo di qui a due mesi o al più tardi dopo l’estate. Come nel caso della candidatura di Gian Mario Spacca. E come lui dobbiamo condurre una “campagna d’ascolto” per redigere il programma, raccogliendo le indicazioni dei cittadini”.

 

Al primo posto la strategia dell’unità del centrosinistra: “non sono disponibile a fare una battaglia per imporre il candidato che ho in mente, perché rischieremmo di compromettere l’unità del centrosinistra. Ma come è già successo alle provinciali di un anno fa, tutti i partiti che prenderanno parte alla discussione potrebbero sottoscrivere un protocollo d’intesa, nel quale si impegnassero ad accettare il candidato di tutta la coalizione, chiunque egli sia”.

 

“San Benedetto ha bisogno di sapere che tipo di città intendiamo realizzare – prosegue Ruggieri – Il centrodestra ha dimostrato di non avere un’idea di città, ma d’altra parte non dobbiamo sottovalutare le elezioni, perché nonostante le difficoltà dei partiti, il sindaco Martinelli può rappresentare un pericolo, nel caso in cui riproponga una sua candidatura, per quanto demagogica, alla testa di una lista civica.”

 

Quindi i temi di politica nazionale, specie in risposta a chi vede la Margherita in trattative con Forza Italia o l’UDC. Risponde Ruggieri: “queste voci provengono dal “democristianume” presente nel centrodestra, ma in alcuni casi anche nel centrosinistra, che vede la Margherita come la prostituta dello schieramento politico, sempre disponibile a passare di qua o di là. È una visione che mi irrita molto. La Margherita ha infatti compiuto una chiara scelta di appartenenza, nell’Ulivo e nell’Unione, con Romano Prodi. Semmai Mastella ha difficoltà in questi giorni a parare i deputati moderati del centrodestra che vorrebbero passare nel centrosinistra. Lo stesso senatore Ciccanti si mostra buono o arrogante in base ai risultati delle elezioni.”