Non manca occasione per constatare le grandi potenzialità della città che dispone di un centro storico che è di un vero centro congressi naturale. Piazza del Popolo rappresenta infatti una sorta di grande hall all’aperto e tante sono le sale attrezzate per soddisfare “tutti i gusti”: un lungo elenco che prevede il teatro dell’Aquila, la sala dei Ritratti, la sala multimediale, il centro congressi San Martino, la sala degli Artisti, il cinema Helios, Palazzo Paccarone (momentaneamente sede del Commissario) la sala convegni del Conservatorio, l’aula magna dell’università, San Gregorio e la Cattedrale (per le iniziative a carattere religioso).

Ci sono poi altre strutture, ancora da attrezzare, con il completamento dei lavori previsto nel contratto di quartiere e con i lavori dell’ex collegio Fontevecchia, un’idea nata l’anno scorso discussa con passione con il nostro Arcivescovo Mons. Gennaro Franceschetti.
Il primo vero banco di prova fu l’avvio della manifestazione “Europe” ed il risultato fu soddisfacente e positivo.

Lo scorso anno il Sistema Turistico Locale presentò alla Regione Marche un progetto che fu finanziato ed è in via di realizzazione che prevedeva, tra l’altro, la richiesta di finanziamento specifico anche per nuove proposte tra i vari prodotto turistici come quella denominata “turismo congressuale”. E’ stata poi predisposta la creazione di un’apposita brochure da presentare alle fiere specializzate di settore per proporre alle agenzie la città di Fermo e il Fermano come luogo ideale da visitare.

L’occasione del convegno internazionale di oculistica, è stata per Fermo un’altra prova generale, ben riuscita, ma che ha messo in evidenza alcune necessità già rilevate dalla stampa locale. In primo luogo la ricettività sia nella quantità che nella qualità. A questo proposito, l’Amministrazione Comunale con l’approvazione del Bilancio 2005 riconsidererà la “Casina delle Rose” come risorsa economica (per ora abbandonata l’ipotesi di vendita). A seguito infatti dell’entrata in vigore dal 1° maggio 2004 del nuovo codice dei beni culturali e del paesaggio, sussiste l’obbligo di sottoporre a verifica preventiva dell’interesse culturale per le “cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle Regioni, agli altri enti pubblici territoriali”.

Questo ente non potrà infatti procedere all’alienazione di detto stabile in quanto occorre attendere la verifica dell’interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo 42/04. Abbiamo così ritenuto opportuno, atteso che giungano segnali positivi in tal senso, avviare una procedura di finanza di progetto che dia vita ad una struttura ricettiva provvista di 50 camere, centro congressi e parcheggio.

Per quanto riguarda i parcheggi, siamo convinti di aver trovato una soluzione con i 420 posti a piazzale Carducci e con il collegamento meccanizzato con il maxi parcheggio (la cui concessione è già stata affidata e l’inizio dei lavori è previsto prima dell’estate); sono inoltre previsti, oltre ai parcheggi e al collegamento meccanizzato dell’area Vallesi, percorso meccanizzato presso l’hotel Astoria, il collegamento tra il Conservatorio e il Girfalco, parcheggi presso l’ex consorzio agrario (per il primo è stato redatto il progetto preliminare, per il secondo sta per partire un bando pubblico per concorso progettazione), così saranno risolti concretamente i maggiori problemi della città. Le questioni ancora da affrontare sono due: ristorazione (500 convegnisti mandano in tilt la ristorazione locale e non vi è un locale capiente nel centro storico che eviti la il trasferimento con automezzi dei convegnisti) e la presenza in loco di una società specializzata per l’organizzazione e gestione di tutti i servizi complementari (traduzione simultanea, accoglienza dei convegnisti e degli accompagnatori e tutto ciò che è necessario per la realizzazione di iniziative simili).

Sarebbe molto interessante ricevere proposte da parte sia di operatori del settore che dai cittadini sulle quali aprire una discussione.

*sindaco di Fermo