Area ex consorzio

Sant'Elpidio a Mare | Sempre attuale il dibattito sulla questione

di Stefania Ceteroni

Se, da una parte, c' è il sindaco Giovanni Martinelli che torna sull'argomento dell'ex consorzio agrario sostenendo che le trattative siano ancora in corso e nessun accordo è stato ancora raggiunto in merito, dall'altra c'è chi, come il consigliere di minoranza Giuliano Cicchinè(Ds), non ci sta a subire inerme le parole del primo cittadino.

"Abbiamo illustrato una possibilità di utilizzo dellarea dellex consorzio - ha osservato Martinelli nel corso di una recente assemblea pubblica riferendosi ad un precedente incontro tenutosi proprio a Casette e riguardante, nello specifico, le prospettive di un privato per larea del consorzio con contropartita pubblica - e lidea, il progetto è ulteriormente in discussione. Ferme restando le aspettative della proprietà vogliamo che su quellarea si possa ottenere il massimo per la comunità. Chi cerca le carte, nonostante lo zelo - ha aggiunto riferendosi a chi, nelle scorse settimane, ha tentato di vederci chiaro sulloperazione attualmente in discussione - non trova nulla perché siamo ancora a livello di idee".

Da quel momento dellincontro a Casette con il privato, dunque, non si sarebbe passati a nulla di concreto ma la questione sarebbe ancora in discussione.

E Giuliano Cicchinè, che era presente all'incontro in cui si presentò quel progetto facente capo al proprietario dell'area, non lascia passare nemmeno 24 ore per replicare.

"Definire zelanti consiglieri comunali che chiedono chiarimenti e documenti all'amministrazione, è un modo piuttosto bizzarro di considerare il concetto di partecipazione e, soprattutto, il ruolo degli stessi consiglieri.

Chi ha chiesto documenti in merito alla questione del consorzio agrario è stato un consigliere nel pieno delle sue funzioni. Quella del consorzio è un'area strategica e credo che sia del tutto legittimo voler capire bene cosa ha intenzione di fare l'amministrazione - aggiunge - tanto più visto che alla luce delle recenti dichiarazioni pare questi amministratori abbiano le idee piuttosto confuse. Quando vennero a presentare l'ipotesi di accordo con il privato, che peraltro permette un raddoppio dei volumi, dissero che era frutto del lavoro di quattro mesi e, visto che nessuno al termine dell'assemblea aveva obiettato nulla, il silenzio veniva interpretato come consenso per andare avanti.

Ora si ha una brusca frenata, con un sindaco che dice che si è ancora alla fase delle trattative.

Ricordo bene che l'assessore all'urbanistica, all'indomani dell'incontro, mi disse - alla presenza di un consigliere di maggioranza - che se erano venuti a presentare un progetto era perché si era raggiunto un accordo. Ora che accade?".

12/04/2005