Sindaco Martinelli,

prima che la paradossale vicenda che vede coinvolta la nostra impresa, venga risolta in altre sedi, vorremo da Lei risposta a queste poche e semplici domande:

1)Lei era a conoscenza dell’esistenza di un piano di recupero urbanistico a San Benedetto del Tronto dei fronti della SS 16?
2)Lei sa che secondo l’Arpam la famosa cabina di trasformazione non sarebbe inquinante?
3)Lei sa che la cabina ostruisce la visibilità di un passo carrabile rendendo pericolosa la circolazione sulla SS 16?
4)Lei sa quale zona dovrebbe essere potenziata mediante la famosa cabina elettrica che vuole ora far costruire dall’Enel davanti alla vetrina del negozio di via S. Pellico 41?
5)Lei sa che per raggiungere questa cabina l’Enel attraverserà la statale 16?

Rispondendo a questi legittimi quesiti capirà che scelta da lei fatta dopo anni di indecisioni e ripensamenti, evidenzia esclusivamente il desiderio di voler colpire l’impresa E.RI.CA., violando il codice della strada, deturpando e vanificando il recupero urbanistico voluto dalla precedente amministrazione.

Si sta sacrificando agli interessi economici dell’Enel ignorando i diritti alla qualità della vita degli abitanti del quartiere ed i e quelli dei proprietari del negozio.

Si dimostrano pretestuosi tutti i motivi per i quali non si è voluto intervenire in un luogo nascosto e privo di residenti, come poteva essere un angolino di villa Rampelli,  contrada Strade Cupe oppure, in alternativa, in via Puglia dove, pur deturpando l’aspetto della via. non si danneggiavano deliberatamente le attività commerciali esistenti come avverrà nel sito prescelto per l’edificazione del manufatto.

L’Enel attraverserà la SS16 per il cablaggio della cabina; ma ci si è chiesto a chi servirà quest’ultima? Ai condomini  del complesso E.RI.CA. o ad un più vasto numero di utenze?

E’ forte il dubbio che si stiano strumentalizzando 30 famiglie e l’impresa E.RI.CA. esclusivamente per favorire l’interesse economico dell’Enel; può stare certo che difenderemo i nostri sacrosanti diritti in tutte le sedi, non permettendoLe in alcun modo di abusare del principio di pubblico interesse per danneggiare volontariamente la nostra proprietà.

* Impresa E.RI.CA.-B.go G. Leopardi 53-Offida