L’assessore Luciano Agostini, sulla base delle polemiche apparse sulla stampa nei giorni scorsi in merito al ripascimento degli arenili, informa che si è giunti alla conclusione della vicenda, in quanto è pervenuta alla Regione Marche la documentazione delle ulteriori analisi effettuate dall’ARPAM sulle sabbie di dragaggio dell’imboccatura del porto di S. Benedetto. Si ricorda che i lavori, sebbene più volte sollecitati dalla Regione, sono stati progettati e diretti dalle strutture di Genio Civile dello Stato.

Le analisi indicano che nella zona di prelievo sono presenti sabbie con ottime caratteristiche idonee al ripascimento ed altre non idonee per presenza di idrocarburi o argille in quantitativi superiori alla norma.

Il Genio Civile informa che la sabbia stoccata sull’arenile del Comune di S. Benedetto proviene dalle aree di buona qualità e quindi utile per il riutilizzo ai fini di ripascimento; la Regione ha già provveduto, sulla base della zona di provenienza, ad autorizzare lo stendimento della sabbia stoccata lungo gli arenili.

Si può quindi porre conclusione alla polemica sorta sulle pagine dei giornali locali sul sospetto che le recenti mareggiate hanno dilavato in mare gli stoccaggi di sabbia inquinata già dragata e gli operatori turistici possono con indubbio beneficio accogliere lo stendimento della sabbia come utile alla propria attività.

Bisogna ricordare che troppe volte anche in comuni diversi da quello di S. Benedetto la colorazione della sabbia più scura rispetto a quella presente negli arenili, ha indotto il sospetto di inquinamento. Si verifica invece che la semplice esposizione ai raggi ultravioletti della sabbia dragata riconduce la colorazione ad una tipologia perfettamente compatibile con quella esistente sulla spiaggia balneare.