Il prossimo 10 febbraio si celebrerà la solennità civile del "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, istituita con la Legge 30 marzo 2004, n.92 (ma con il voto contrario del partito di Rifondazione Comunista - sic!!) ed il Presidente della Provincia, il comunista Massimo Rossi, nonostante una interrogazione di alcuni consiglieri provinciali, non ha ancora detto, pubblicamente, se intende onorare, e come, le vittime della mattanza comunista.

Tale imbarazzante silenzio è dovuto forse al fatto che il Presidente Rossi reputi tali vittime un antiestetico brufolo dell'ideologia da lui abbracciata e pertanto meritevole di essere schiacciato ed eliminato? Mi auguro che non sia così e che presto Massimo Rossi, il quale promise che sarebbe stato il Presidente di tutti, oltre a trovare il tempo per affiggere una foto di Che Guevara e a sollecitare la dazione di un contributo pubblico ad associazioni "no global", trovi il tempo di un gesto simbolico in ricordo di tali vittime, perché come ebbe a dire il saggista bulgaro Tzvetan Todorov "La vita ha perso contro la morte ma la memoria vince nella lotta contro il nulla".

Spero, inoltre, che anche il Sindaco di San Benedetto del Tronto decida di non mantenere sepolto tale ricordo e si attivi per promuovere iniziative volte a conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe.

Noi di Forza Italia che crediamo nei valori della democrazia e della libertà non possiamo e non vogliamo permettere di lasciare nell'oblio cosa è stata ed è l'ideologia comunista, una ideologia totalitaria che concepisce il raggiungimento degli obiettivi solo con l'esercizio dell'estrema violenza e che in tutto il mondo ha causato la morte di oltre 100 milioni di persone!

*Componente Coordinamento Comunale di Forza Italia e Coordinamento Provinciale di Forza Italia