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I soci della cooperativa edilizia San Michele sullo I.A.C.P

Fermo | Risposta agli articoli apparsi recentemente sui quotidiani

di I soci Cooperativa edilizia San Michele

Siamo proprio in campagna elettorale. Questa è la semplice e logica deduzione che un cittadino deve trarre dalla lettura dei fatti e dei comportamenti.

Si apprende, dai media locali di venerdì 18.2.05, che il direttore generale dello IACP di Fermo, decanta le sue lodi, non risparmiando carezze all’Amministrazione comunale, per quanto realizzato sul palazzo in Via Brunforte a Santa Caterina e quanto in procinto di realizzare (12 alloggi) in Località San Michele di Fermo a “basso costo”.

Nulla da eccepire, se non fosse per il fatto che tanti meriti a tanto “basso costo”, per quel che riguarda le previsioni di Lido San Michele, sono a carico dei circa 120 associati (116 famiglie) alla edilizia economica e popolare del PEEP San Michele, i quali hanno già anticipato denari freschi al Comune di Fermo per la acquisizione delle aree assegnate provvisoriamente nel 1988 allo IACP (si badi, per quei 12 alloggi oggi ostentati) e per la realizzazione della quota di opere di urbanizzazione (strade, fognature, acquedotto, cabina elettrica, ecc.) spettanti allo IACP.

Forse non tutti i consociati dell’edilizia popolare di San Michele sanno che su di loro si sono riversati notevoli incrementi di costi e di ritardi proprio, paradossalmente, per quelle lodi tanto decantate sui giornali, anche dall’Assessore ai servizi sociali in articoli, non tanto remoti, sulle case alle giovani coppie.

Per “convenzione urbanistica” il Comune avrebbe, già da tempo, dovuto definitivamente assegnare allo IACP il lotto L3 decantato nei giornali e quindi i denari anticipati dalle altre famiglie partecipanti alla realizzazione del peep sarebbero stati rimborsati ed equamente ripartiti in termini costi/benefici tra tutti gli assegnatari degli alloggi (senza discriminazione).

E’ accaduto però che, nonostante numerosi inviti e solleciti al Comune, nonostante diffide legali, nonostante il Comune abbia addirittura assunto un consulente legale, oltre al proprio ufficio interno, per dirimere inesistenti questioni interpretative, nonostante numerose riunioni con l’Assessore al ramo, a tutt’oggi lo IACP non ha né sottoscritto la definitiva assegnazione del Lotto, né rimborsato alcun denaro agli altri consorziati e, quel che più appare più vessatorio, è il fatto che il Comune, paladino di un infondato privilegio dello IACP, vorrebbe far rimborsare da quest’ultimo un decimo rispetto a quello che tutte le altre famiglie hanno già anticipato.

Ciò è veramente troppo forte da sopportare.

Troppo forte anche di fronte alla completa inerzia comunale a risolvere i problemi di queste famiglie, già tutti ampiamente denunciati: 1) la viabilità (da qui a poco si assisterà ad un numero consistente di abitanti costretti ad imbucarsi a mò di kamikaze sulla SS16; infatti Via Ancona stenta ad essere collegata a causa della incapacità comunale a risolvere un problema dalla stessa creato con il privato proprietario; lo stesso dicasi per Via Perugia, ove  parrebbe addirittura, esser stata invasa, sotto gli occhi del Comune inerte, da un bel giardino di una privata villetta).

Per non tacere poi delle difficoltà incontrate dagli associati nel corso dei lavori per non aver avuto a disposizione nessun conforto o aiuto dall’Ente Pubblico su quanto era stato dato in consegna.

Gli esatti confini dell’area, espropriata dal Comune, con i soldi delle cooperative erp, sono stati contestati da alcuni sedicenti proprietari; ciò ha comportato oltre a ritardi e fermi cantiere anche nuovi lavori (tombatura fosso a nord, cabine elettriche, rete metano, ecc.) e spese economiche che si sarebbero potute evitare se solo il Comune avesse fatto la sua parte.

Di fronte a tutto ciò, come consociati delle cooperative edilizie che hanno subito detta situazione, anticipato denari, accumulato ritardi, e sopportato ingiusti sacrifici non ci stiamo ad essere anche strumentalmente utilizzati per decantare le lodi di qualcosa che è tutto il contrario di quello che è apparso sui giornali.

19/02/2005





        
  



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