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Il commento dell’assessore Marco Amagliani sull’approvazione del Pear

| ANCONA - Dalla Regione Marche la migliore risposta possibile al Protocollo di Kyoto. La maggioranza dà prova di lungimiranza”.

Assessore all’Ambiente Marco Amagliani

“Con l’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale, la Regione Marche non poteva dare il benvenuto migliore al Protocollo di Kyoto. Con l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto (16 febbraio 2005), diventa finalmente operativo uno strumento condiviso a livello internazionale che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici. L’Italia deve ridurre le proprie emissioni del 6,5% rispetto i livelli del 1990 entro il periodo 2008-2012. A fronte degli scarsi strumenti messi in campo dal Governo nazionale, la Regione Marche, con l’approvazione del PEAR, si dota di uno strumento di pianificazione che permetterà di dare un concreto contributo al raggiungimento degli obiettivi.

La maggioranza politica al governo delle Marche ha dato prova di lungimiranza e di coerenza delle proprie decisioni con gli scenari europei ed internazionali. È stato infatti ampiamente condivisa la filosofia che ha guidato il lavoro nella stesura del PEAR che punta su tre linee strategiche fondamentali: il consolidamento e lo sviluppo delle politiche volte al risparmio energetico, all’impiego di fonti energetiche rinnovabili e all’ecoefficienza energetica”

Tra le prime Regioni in Italia, le Marche hanno approvato il proprio Piano Energetico nella versione “Ambientale”, così come deciso nel Protocollo di Torino nel 2001 dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome. La versione ambientale prende atto degli effetti diretti ed indiretti che la produzione, trasformazione, trasporto e consumi delle fonti tradizionali di energia producono sull’ambiente, e permette quindi di coordinare gli aspetti relativi al fabbisogno energetico ed elettrico con gli obiettivi più che urgenti della sostenibilità ambientale, tra cui quello della riduzione dei gas-serra.

Ora che il PEAR è stato approvato è possibile sostenere concretamente le prime attuazioni accedendo alle risorse già disponibili nel bilancio regionale: oltre 8 milioni di Euro per circa 10-12 milioni di investimenti, in gran parte di provenienza europea. I diversi settori del consumo energetico, soprattutto il terziario e il residenziale, saranno interessati da azioni diffuse su tutto il territorio, come campagne di sensibilizzazione ed informazione e programmi di incentivazione, tra cui quelli nel settore dell’edilizia residenziale pubblica.”

Per quanto riguarda l’impiego delle fonti rinnovabili - afferma Antonio Minetti, Responsabile dell’Autorità Ambientale Regionale, la struttura regionale di riferimento del PEAR - si punterà soprattutto sullo sfruttamento dell’eolico e delle biomasse di origine agro-forestale, anche per la produzione di biocarburanti. Anche l’energia solare darà il proprio contributo. Il suo ruolo strategico viene infatti sottolineato rendendone sistematico lo sfruttamento in edilizia. Infine sul terzo fronte strategico, quello dell’ecoefficienza energetica, si punta sulla produzione distribuita di energia elettrica e termica presso bacini di utenza localizzati in numerose valli marchigiane e lungo la fascia costiera. Tutte queste azioni, secondo le stime delle emissioni di gas serra nelle Marche al 2015, permetteranno di raggiungere gli obiettivi di Kyoto.”

16/02/2005





        
  



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