Nel pomeriggio di mercoledì si è svolto nella sala consiliare del comune di Grottammare l’incontro tra il sindaco Luigi Merli e una rappresentanza di pescatori con licenza di pesca entro le tre miglia. La riunione è stata convocata con lo spirito di cooperare per superare con il minimo disagio per tutti le difficoltà operative dettate dalle norme sulla vendita del pescato sui luoghi di approdo. Un incontro necessario a calmare l’atmosfera agitata che nelle settimane scorse aveva accerchiato il gruppo locale degli operatori.

 

Tra i presenti, anche il presidente del Co.Ge.Pa (Consorzio di indirizzo, coordinamento e gestione tra imprese della piccola pesca artigiana), Ovidio Picciotti, che, in rappresentanza dei consorziati grottammaresi, ha caldeggiato la realizzazione del mercato sulla spiaggia, in quanto “strumento che regolarizza la posizione della piccola pesca di Grottammare nel panorama del compartimento marittimo di appartenenza. Chiediamo a questo Comune un’area dove vendere il pesce per allineare l’attività dei nostri consorziati alle regole igienico sanitarie vigenti”.

 

Regole comportamentali che finora sono passate quasi inosservate, ma che non è più possibile ignorare: come è noto, derogare dall’obbligo di conferire il proprio pescato ai mercati all’ingrosso è consentito alle sole imprese della piccola pesca artigianale, ai titolari cioè di licenze di pesca che escludono l’uso dello strascico, della draga idraulica per la pesca dei molluschi bivalvi e di tutti gli altri sistemi di pesca a traino che utilizzano il motore nell’azione di cattura (comma 3, art.1 DM 14/9/1999). Unica condizione imposta dalla legge a quelle imprese è che la vendita avvenga nel rispetto della vigente normativa igienico-sanitaria.

 

“Per questo motivo, abbiamo deciso di avviare una serie di azioni  per preaparaci a questo momento" ha ribadito il sindaco Luigi Merli, rinnovando ai presenti tutte le tappe dell’excursus storico iniziato un anno fa: la decisione che ha portato all’assegnazione (entro il prossimo mese di marzo) di nuovi box, previa  richiesta da parte degli interessati e rinuncia da parte dei non interessati, e in ultima istanza alla previsione urbanistica, all’interno del Piano di spiaggia (variante approvata dal consiglio comunale il 31 gennaio scorso), di realizzare un’area di 50 metri quadrati per la vendita del pescato in una zona del litorale già in uso alla piccola pesca, dove troverebbero spazio tutti gli operatori attualmente in attività. Momenti intervallati da incontri e confronti, sia di gruppo che individuali.

 

La riunione si è sciolta con l’invito del sindaco a riflettere sulle opportunità offerte dal Comune: “Vi chiedo di ragionare sulla questione e di verificare le vostre reali intenzioni sull’utilizzo del mercato che abbiamo in mente di realizzare. Non vorremmo arrivare a costruire una cattedrale nel deserto, perché quella resta pur sempre un’area sulla spiaggia. In ogni caso, vi ricordo che, al centro di Grottammare, esiste già un mercato coperto dove potreste vendere il vostro pescato (ma in quel caso dovrebbero munirsi, per lo spostamento del pesce,  di autorizzazione Asl, ndr). In quel caso, l’amministrazione comunale è pronta a concedervi lo spazio gratuitamente. Ora sta a voi la scelta”.