Al Cinema Teatro Margherita di CupraMarittima, ribattezzato anche col nome di Sala della Comunità, si è inaugurata ieri sera la rassegna "Frammenti dalla biennale 2005" in collaborazione con la Pastorale Familiare e alla presenza del vescovo Mons.Gervasio Gestori, don Lele Quinzi, e l'assessore alla cultura Paola Di Girolami. La rassegna consiste nella proiezione di sei films tratti dalla Mostra Cinematografica di Venezia del 2004, ma la particolarità innovativa direi, è implicita nel fatto che al termine di ogni proiezione si darà luogo ad un dibattito tra tutti i presenti in sala dove ognuno potrà intervenire ed interagire esponendo la propria opinione. Da qui il nome sala della comunità! Promuovere cioè una formazione culturale di ispirazione cristiana alla portata di tutti, scongiurando il rischio dell'omologazione alla cultura dominante che ci viene proposta e a volte imposta.

Leone d'oro al Festival del Cinema di Venezia 2004, "Il segreto di Vera Drake" di Mike Leigh, narra la storia di Vera, madre di famiglia esemplare, che dietro l'apparenza di una vita tranquilla e felice, nasconde a tutti un segreto: è un'attivista pro-aborto che aiuta gratuitamente la donne a interrompere le gravidanze indesiderate. Una di queste donne si ammala gravemente e Vera viene denunciata, arrestata e poi condannata.

Dunque l'aborto ieri al centro della discussione! Tematica sempre di moda e su cui il regista non da un giudizio esplicito. Ma quant'è colpevole quella donna? Mons.Gervasio Gestori, ha sollecitato il pubblico, intervenuto con le proprie idee al dibattito, alla creazione di una coscienza, ribadendo che Vera ci presenta valori importanti quali quelli della famiglia, dell'aiutare il prossimo, dell'avere più gioia nel dare che nel ricevere, ma che comunque anche se aiutare va bene occore la testa per guidare il cuore!

Concludo invitando sia chi pensa sia giusto abortire, sia chi pensa ed è convinto di no, e magari anche chi non ci ha mai pensato...., a riflettere e crearsi una propria coscienza. Siate per il si, siate per il no, ma non annichilite nell'oblio dell'ignoranza di chi dice: non mi interessa!