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Thailandia: le Marche allestiscono un centro di accoglienza e di pronto soccorso a Patong

| ANCONA - Primo resoconto dell’Assessorato alla Protezione civile regionale sulle attività del gruppo di emergenza sanitaria

Il gruppo di emergenza sanitaria di pronto intervento della Protezione civile regionale, nonostante le grandi difficoltà riscontrate sul posto, è ormai al lavoro da due giorni per curare i feriti, coordinare le operazioni di soccorso e fornire assistenza alle popolazioni locali e ai nostri connazionali coinvolti nel maremoto che ha colpito la Thailandia.

Il gruppo è arrivato ieri, alle 8.00 locali (ore 2.00 a.m. italiane), con un Boeing 707, guidato da equipaggio del 14° stormo di Pratica di Mare, con a bordo 3 medici, 3 infermieri dell'Ares (Associazione regionale emergenza sanitaria) e 2 funzionari del Servizio regionale di Protezione civile. Il volo ha trasportato anche il materiale logistico e sanitario per l'allestimento di un posto medico avanzato.

Nella giornata di ieri i sanitari, suddivisi in tre squadre, hanno effettuato una rapida ricognizione nei nove ospedali disseminati in sei diverse località di Phuket, l’isola più grande della Thailandia, dove vive una popolazione di circa duecentomila abitanti.

In particolare, hanno verificato la situazione di Kaolac, località a nord di Phuket che sembrava maggiormente colpita dal maremoto. In base al resoconto delle nostre squadre sanitarie, è stato organizzato, nella giornata odierna, il lavoro di recupero dei feriti e delle persone illese disperse. In particolare, è stato effettuato il recupero di feriti gravi a Krabi, una delle zone più danneggiate dal maremoto.

In queste ore si stanno organizzando anche le operazioni di rimpatrio dei nostri connazionali, con priorità per i feriti più gravi. Le operazioni sono compiute dalla nostra équipe in stretto coordinamento con le strutture del Dipartimento della Protezione Civile e dell’Ambasciata italiana.

La sede del centro di accoglienza è stata individuata a Patong, località turistica situata lungo la costa occidentale dell’isola, dove è stato organizzato anche il pronto soccorso. Una delle tende montate è utilizzata come magazzino.

Il gruppo della Protezione civile riferisce che le comunicazioni non sono agevoli: i satellitari non ricevono bene e soprattutto non si riesce a comunicare con i cellulari, che vengono utilizzati principalmente per mandare messaggi.

Vengono utilizzate schede telefoniche locali per i cellulari e si sono rivelate strategiche le radio portatili dell’equipaggiamento. Per gli spostamenti si utilizzano trasporti locali e guide del posto, soprattutto italiani che risiedono nel Paese. Considerato che la gravità della situazione cresce di ora in ora, saranno mantenuti stretti contatti con la struttura di emergenza marchigiana, per soddisfare ogni eventuale ulteriore esigenza.

Il gruppo marchigiano è dotato di attrezzature varie, tra cui un gruppo elettrogeno della potenza di 50 Kw, 3 kit completi di tende pneumatiche autoportanti, capaci di ospitare fino a  trenta posti letto, un frigorifero per conservare i medicinali e un condizionatore d’aria.

Oltre a strumentazioni chirurgiche, materiale sanitario, farmaci, disinfettanti e antibiotici, il gruppo dispone anche di acqua potabile e viveri in quantità tale da assicurare una sufficiente autonomia.

29/12/2004





        
  



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