Davanti all’ immane epocale tragedia che ha colpito il sud est  asiatico , paragonabile a milioni di bombe atomiche, distruggendo intere popolazioni, sottoponendo i sopravissuti allo stess delle epidemie,  è per tutti l’impegno della solidarietà.

Anche  se geograficamente lontani, nella visione globale a cui è giunta l’umanità dei  nostri giorni,   quanto è  accaduto ci inquieta; alla solidarietà,  avviene  la  riflessione sulla precarietà della nostra esistenza, come  sospesa ad un filo in un gioco di rasoi .

Non dovremmo scordarlo mai, anche se  il nostro egocentrismo debordante spesso  ci porta all’amnesia. La Bibbia, il libro di Dio,  riporta e spiega l’immane tragedia nella visione del peccato originale, per capire lo stato attuale decaduto della natura con le connesse conseguenze catastrofiche non solo per essa ma anche per l’uomo.

Richiama la presenza del Dio Creatore, che ha fatto ogni cosa “buona e bella” e la disobbedienza dell’uomo che ha “rovinato” tutto. 

Proponiamo allora due ore di preghiera, alla fine dell’anno, in Cattedrale, il 31 dicembre  dalle ore 23 alle ore 01.00 del primo gennaio, per  sconfiggere  nel nostro mondo postmoderno, divenuto spiritualmente  abbastanza povero di prospettive  nll’imperversare dell’ateismo pratico  e ritrovare la speranza e la fiducia che Dio non “ci abbandona mai”.