Nelle settimane scorse avevamo posto l’accento su due “piccole” questioni di disagio segnalateci da alcuni cittadini.

Riguardavano la passeggiata al molo sud il cui Transito era interdetto a carrozzine e soggetti con handicap motori e le panchine in Via Moretti che costeggiano l’albula. (per approfondimenti vedi gli articoli correlati).

Volevamo alcuni chiarimenti in proposito e li abbiamo chiesti all’assessore ai lavori pubblici Giovanni Poli, che sulla prima questione, ci è sembrato abbastanza chiaro mentre sulla seconda ha rimandato il discorso al diretto interessato l’Ing. Mario Laureati del Servizio Manutenzione.

Torniamo al molo Sud. “I divieti di ingresso sono per tutti – ci spiega Poli – nessuno dovrebbe attraversare il molo, perché non è sicuro, in quanto mancano le balaustre di sicurezza”.

Allora perché tutti ci vanno e anzi diventa meta preferita domenicale?
“Lo so, è una situazione anomala – continua Poli – e per risolverla stiamo facendo un bando per realizzare i lavori di messa a norma in sicurezza con un costo di circa 200 mila euro”

E i pescatori che pescano sugli scogli?
“Ci vanno, - afferma Poli - come le persone, a loro rischio e pericolo finchè non c’è l’agibilità da parte anche della Capitaneria di Porto”

Insomma a noi ci sembra tutto un controsenso…Perché realizzare la mostra “Scultura Viva” su un luogo pericoloso?

Chiediamo all’assessore, il perché non venga messa una barriera più evidente del tipo quelle dei cantieri e ci risponde che è meglio, per permettere di vedere oltre, una “Barriera Trasparente”(?).  
Ma se poi è inutile…Comunque queste barriere arriveranno ci dice Poli e nel giro di 6 mesi tra appalto, inizio e conclusione dei lavori tutti e non solo gli “incoscienti” potranno passeggiare in sicurezza al molo Sud.

Per le panchine la situazione è un po anomala…infatti come precisa l’Ing. Mario Laureati del Servizio Manutenzione, “Lo spostamento, immediato, avvenuto in passato su richiesta dei cittadini del quartiere aveva evitato che i bambini potessero saltare oltre la balaustra del fiume Albula. "

”Questa disposizione – continua Laureati – con le panchine variopinte a macchia di leopardo non era programmata e di conseguenza non sono state valutate alcuni fattori: come l’orientamento,  con la vista verso la passeggiata leggermente angolate piuttosto che verso la strada  e lo smog"

 

Precisazioni, inoltre per quanto riguarda la balaustra che costeggia il fiume Albula, in quanto tutti i supporti sono corrosi e pericolanti e a breve, fine dicembre inizi di gennaio verranno ricostruiti.

Per finire una bella tinteggiatura alle panchine “a macchia di Leopardo”. Insomma un “mia culpa” che aspetta di essere risolto.

Da parte nostra apprezziamo l’amministrazione comunale sempre pronta a risolvere i piccoli e grandi problemi dei cittadini.