Presso gli Uffici della Formazione Professionale e Lavoro dell’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno c’è stato un incontro congiunto tra la Giunta Regionale e la Giunta Provinciale per fare il punto sulla programmazione dei due Enti nelle materie di competenza.

 

I temi principali trattati sono il passaggio dalle funzioni amministrative che sono terminate con la legge in materia di agricoltura, alle problematicità legate ai trasporti e alle infrastrutture anche su ferrovia, alla crisi occupazionale e quindi tutti i problemi legati al mondo del lavoro.

 

Inoltre si è discusso delle linee di sviluppo e le prospettive del territorio Piceno, di sanità e della razionalizzare del mondo sanitario, del turismo, della cultura, dell’edilizia e degli interventi di protezione civile in conseguenza agli ultimi eventi atmosferici.

 

Le due amministrazioni hanno affrontato tutte queste criticità che già erano state studiate ed analizzate  da tempo e su molti di questi punti i due interlocutori istituzionali hanno raggiunto delle soluzioni condivise. Su altri invece stanno continuando a lavorare al fine di tracciare insieme un lavoro che alla fine troverà concordi entrambi.

 

Perseguire dei risultati che sono essenzialmente volti a riequilibrare i territori e a porre rimedio ad eventuali situazioni particolarmente difficili come in questa parte delle Marche.

 

La crisi del calzaturiero è tra gli argomenti principali e il Presidente della Giunta Regionale ricorda che nonostante l’utilizzo delle risorse regionali e provinciali per far fronte ai problemi più immediati, occorrono degli interventi del governo centrale in modo da consentire la pianificazione degli interventi necessari.

 

“Su questo non abbiamo ancora ricevuto risposta – dice il presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio -  come del resto non abbiamo ricevuto notizie su problemi infrastrutturali di competenza del governo centrale e speriamo che la finanziaria non ci porti delle notizie peggiori”.

 

D’Ambrosio non pensa che la finanziaria redatta dal Governo Berlusconi faccia intravedere agli italiani e quindi anche ai marchigiani una significativa ripresa economica in un momento così difficile.

 

Dall’incontro scaturisce che gli imprenditori per uscire dalla crisi hanno bisogno degli enti e questo perché la legge finanziaria impone dei tetti per quanto riguarda gli investimenti “non induce gli enti a risparmiare ma si bloccano semplicemente gli investimenti necessari alla crescita delle attività produttive” dice il presidente della provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi.

 

La considerazione nasce dal fatto che in Italia due terzi degli investimenti sono attuati dagli enti locali e una non adeguata entrata di risorse economiche risulta essere un taglio che colpirà gli investimenti e i servizi che l’ente può fare ed erogare.

 

Non a caso gli imprenditori invocano la soluzione del deficit infrastrutturali che c’è in questa provincia e si oppongono alla finanziaria che impedisce la realizzazione di opere importanti e da tempo programmate al di là delle disponibilità economiche.