Fino a ieri le maniche corte ed oggi il cappotto.

E’ la pazza stagione che non segue più le regole dell’equinozio e del solstizio e lascia perplessi tutti.

Ma come hanno affrontato questa anomalia metereologica e come si preparano all’inverno improvviso i commercianti?

Guglielmi Paolo titolare di “Yatching Line” lo andiamo a trovare nel pomeriggio piovoso e freddo di oggi e gli chiediamo il suo punto di vista.

“Le vendite si sono arrestate – ci dice – precedenza nelle settimane scorse a capi leggeri, magliette, pantaloni…quelli più importanti, niente. La gente non è stimolata nel comprare e la situazione non cambierà a primavera, in quanto molto probabilmente farà freddo.”

“Novembre, non è un mese – continua Guglielmi – per la vendita, c’è l’ICI, le tasse da pagare ed è il mese che precede il Natale, che a parte i 10 giorni in cui si venderà, molti aspetteranno le svendite di gennaio. Nel complesso la situazione è negativa mi meraviglio che non siano partite le svendite anticipate”.

Stessa “musica” al negozio “Timberland” di Rino Galasso.

“Le cose non vanno bene, - afferma Galasso - si sono vendute camicie, polo, pantaloni…in prevalenza scarpe. Voglio pensare alla svendita il più tardi possibile, ma bisogna prepararsi anche in questo.”

“Spero di “lavoricchiare” senza l’ambizione di “lavorare” con il tempo che dovrebbe essere di questa temperatura ma non così piovoso, non so cosa stà succedendo le stagioni diventano imprevedibili e tutti siamo meravigliati.”

“Il nostro – conclude – è un prodotto programmato settembre-gennaio (inverno) marzo –settembre (estate), questo è il periodo delle due stagioni, e anche loro vengono punite”.

Da Omero Sgattoni, titolare di “Omero e Co” la “musica” prende toni più accesi e si torna a parlare del caro prezzi introdotto con l’euro, oltre che del tempo.

“Le cose vanno molto male, le persone acquistano cose mirate, accessori, abiti leggeri e non vanno fuori dalle righe” – ci dice Sgattoni –

“Sono commerciante da tre generazioni e sto vivendo momenti mai visti. Da quando è uscito l’euro le vendite sono scese del 20-30% si è partito con un 5% poi 10% fino ad arrivare a questi livelli”

“Sicuramente – conclude – questo ottobre caldo ha influenzato il calo delle vendite, ma nessuno compra più per piacere, lo fa solo per bisogno. Con l’euro sono stati tolti i soldi nel quotidiano nelle tasche delle persone”.

Da “Colli Uomo” abbiamo parlato con la figlia di Alfiero Caposciutti che avendo due negozi, uno da uomo e uno da donna fa una distinzione nelle vendite.

“L’uomo- afferma Caposciutti – fino a quando non c’è freddo non compra, la donna ha sempre il desiderio di acquistare e lo fa con una certa costanza”.

“Noi subiamo quello che è il meccanismo del mercato, acquistiamo in inverno la collezione estiva e in estate quella invernale, di conseguenza come saranno le stagioni diventa un vero e proprio interrogativo” – conclude -

Ci sono i problemi, tutti si lamentano, oggi entra “non ufficialmente” l’autunno?...l’inverno? Anche per noi un interrogativo, domani…cosa mi metto?