La minoranza consiliare di ripatransone “citta’ amica” ha scelto ancora una volta di attaccare e criticare aprioristicamente  le iniziative dell’ amministrazione comunale nell’ambito dell’incentivazione e del tentativo di rivitalizzare le attivita’ commerciali e produttive locali, lo ha fatto non tenendo in considerazione il fatto che lo scopo ultimo della ristrutturazione in corso presso uno dei palazzi monumentali di Corso Vittorio Emanuele non e’ quello di deturpare o rovinare lo status del luogo ma quello di recuperare uno spazio vitale del centro storico riportandolo alla sua originaria funzione ovvero quella di luogo adibito al commercio al dettaglio. 
Voglio ricordare, infatti, che detti locali erano sede di due negozi (macelleria ed armeria). La precedente dislocazione del mercato coperto, infatti, necessitava di essere sostituita in quanto lo spazio a disposizione era esuberante per il numero (solo 3) di espositori presenti.

I lavori eseguiti hanno rispettato tutte le norme ed i vincoli storico - architettonici esistenti, tanto che sono stati tolti infissi in alluminio, i gradini esterni sono stati sostituiti per eliminare le barriere architettoniche, come impone la legge, mediante uno scivolo costruito con mattoni uguali al materiale dell’edificio e di dimensioni analoghe rispetto all’esistente, che di conseguenza non pregiudica la viabilita’ pedonale e stradale.

La facciata risulta praticamente invariata tranne che per la presenza, indispensabile,  di detta pedana e quindi non e’ stata ineteressata da alcuna manomissione esterna. le variazioni sono avvenute internamente ai locali dove, dove come ripeto ancora una volta, e’ stato scrupolosamente seguito un criterio di tutela e conservazione del palazzo.

Nostra intenzione e’ percio’ quella non solo di recuperare uno spazio commerciale naturale, ma soprattutto quello di restituire alla collettivita’ un gioiello architettonico del ‘5oo che altrimenti era destinato al degrado e alla rovina provocata dal tempo e dall’incuria.

*Sindaco di Ripatransone