Il consigliere d’opposizione Giancarlo Fermani, critica aspramente l'iniziativa di far gemellare Porto San Giorgio con Cuba, per due ragioni che socondo lui sono fondamentali, da un lato intrattenere rapporti di scambio con Cuba implica una certa spesa se non altro per la distanza, e senza che questo rapporto produca benefici al turismo locale.

In qeuesta critica lo stesso consigliere Fermani, propone un confronto con il progeto da lui gestito Tema, che negli anni scorsi ha avuto anche una certa critica da parte di alcune associazioni e dagli attuali amministratori. “In passato mi è stato rimproverato il fatto – ha commentato Giancarlo Fermani – che allacciare rapporti con l’Europa dell'est dal punto di vista strettamente turistico economico non avrebbe portato giovamento a Porto San Giorgio, perchè paesi che non possedevano una ricchezza economica stabile. Oggi mi viene spontaneo chiedere se questo gemellaggio con Cuba invece avrà questi frutti anche se certo non si può dire che Cuba sia ricca. Oltre al fatto che l’amministrazione ha dimostrato ancora una volta, di promuovere iniziative solo con una ristretta cerchia politicamente schierata di persone, non credo che i cubani verranno in vacanza a Porto San Giorgio, e nemmeno che i nostri giovani andranno a Cuba se non altro i genitori saranno preoccupati della distanza e del viaggio il tutto senza contare i costi di gestione”.

Ovviamente questo è solo un lato della medeglia presentata da Fermani, infatti, dopo Cuba arriva anche la discussione sul progetto Tema. “Negli ultimi tempi – ha continuato Fermani – auto targate Austria o Slovenia hanno iniziato a farsi vedere lungo la nostra costa, segno che sulla distanza Tema sta producendo frutti. Tema possiede anche il merito di far avvicinare culturalmente la comunità europea partendo dai giovani, che poi tornano in vacanza a Porto San Giorgio e offre la possibilità di visitare luoghi ricchi di storia e cultura in Austria c’è stata un Impero. Il tutto, cosa sicuramente importante di questi tempi, a costi assolutamente bassissimi o nulli per le amministrazioni”.