All’inizio del consiglio comunale il presidente Giorgio De Vecchis aveva respinto la richiesta dell’opposizione di discutere “urgentemente” della verifica politica e della riorganizzazione del trasporto scolastico (di fronte ad un pubblico di circa 200 genitori per niente compassati). Ma di trasporto si è parlato subito, con toni accesi e tra le proteste del pubblico. Un tema sentitissimo sin dall’inizio dell’anno scolastico.

 

“I genitori si aspettano delle risposte, voi state opponendo un muro di gomma alle loro richieste!”, è stata l’accusa rivolta dal capogruppo DS Giovanni Gaspari ai banchi della giunta. Applausi e schiamazzi. Settimio Capriotti, capogruppo di Rifondazione Comunista, ha lamentato che “intere zone della città non sono servite dal trasporto pubblico”. Di nuovo applausi. Il sindaco Domenico Martinelli ha annunciato che verranno rivisti punti raccolta e percorsi, ferma restando l’abolizione del prelievo porta a porta dei ragazzi e lo “sconfinamento” fuori dal territorio comunale.

 

Tutti presenti i consiglieri, tranne Calvaresi e Mozzoni del centrosinistra. Al completo anche la giunta, tranne l’assessore Nazzareno Pompei, come noto rimosso dall’incarico dal sindaco (ma presente tra il pubblico, forse a pensare che “dopo di me il diluvio”, dal momento che era lui ad occuparsi di trasporto scolastico). Dovendo dare comunicazione ufficiale della revoca del mandato a Pompei (la minoranza non ha preso parte al voto di presa d’atto), il sindaco ha sintetizzato i contenuti della conferenza stampa durante la quale aveva annunciato la chiusura della verifica.

 

Dopo aver accusato il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Pasqualino Piunti di AN per la “mancanza di guida politica del settore delle politiche sociali”, (punto 9 odg), Gabriele Franceschini dei DS ha pesantemente attaccato Alleanza Nazionale, accusata di divisioni interne (nomina non all’unanimità del capogruppo Benito Rossi) e di aver messo in crisi l’amministrazione (critiche e richiesta di rimozione dell’assessore all’urbanistica Sestri da parte dell’assessore al bilancio Luca Vignoli e dello stesso Piunti).

 

Un secondo intervento in difesa di Sestri è arrivato dal consigliere Francesco Bruni (lista Mozzoni-Di Pietro), che ha chiesto agli esponenti della maggioranza che ne vogliono la sostituzione di rendere note le motivazioni di tale richiesta (il capogruppo di “Azione Indipendente” Benedetto Marinangeli ha confermato che il suo gruppo bloccherà tutti gli atti che Sestri proporrà).

 

Prendendo spunto proprio dall’urbanistica il consigliere dello SDI Nino Capriotti, neoassessore provinciale allo sport, ha chiesto le dimissioni dell’intera amministrazione: “ammettete umilmente di aver sbagliato e si torni a votare. Il Piano di Spiaggia e il Piano Regolatore sono fermi da mesi”.

 

Il capogruppo della Lega Nord Vincenzo Rosini (punto 12 odg) ha contestato la concessione del patrocino alle manifestazioni estive della ditta Romandini (con occupazione del suolo pubblico in viale Secondo Moretti). L’appoggio all’iniziativa era da intendersi secondo il sindaco come il giusto riconoscimento ad una iniziativa anti-crisi da parte di un commerciante.

 

Reazione di stizza di Marinangeli, che presentando il nuovo gruppo di “Azione Indipendente” ha apostrofato il sindaco: “se questa è la sua politica, noi staremo alla finestra”. Il suo collega Giuseppe La Manna è intervenuto contro il coordinatore provinciale di Forza Italia, on. Scaltritti: “siamo usciti da Forza Italia senza sbattere la porta. Non sopportavamo la dispersione e la svendita del partito, su cui qualcuno ha messo il cappello per millantato spirito di servizio”.

 

Non poteva mancare la replica di Forza Italia. Il consigliere Paolo Forlì (coordinatore comunale) ha definito il gesto dei quattro di AI “una scelta dura, pesante, forte, inaspettata, incomprensibile”. Al sindaco ha ricordato il peso elettorale di Forza Italia: 5503 voti nel 2001. Ha poi difeso l’importanza dei partiti, annunciando infine che il nuovo capogruppo del partito sarà Augusto Evangelisti.

Il consiglio è stato interrotto poco prima delle due. Mercoledì alle 20,30 la discussione dei rimanenti undici punti all’ordine del giorno.