Dalle forze politiche di centro sinistra riceviamo e pubblichiamo.

 

"Probabilmente saranno gli annunci roboanti e le mistificazioni i motivi conduttori di questa amministrazione visto che di fatti concreti non se ne vede ancora l'ombra.

Dopo le annunciate autostrade per Porto Sant'Elpidio e Casette d'Ete, il mancato concerto di Gloria Gaynor, le accuse alla passata amministrazione prima di aver lasciato un fantomatico buco di bilancio poi trasformatosi in un avanzo di un milione di Euo, e poi sulla scuola di Castellano, salvo adottarne alla fine, dopo due mesi d'inerzia le stesse soluzioni, ora siamo arrivati a spacciare per riduzione delle indennità la scelta di alcuni assessori e del sindaco di non ricorrere all'aspettativa.

 

L'aspettativa è una prerogativa di cui possono usufruire soltanto alcune categorie di lavoratori, i dipendenti di pubblica amministrazione o coloro che godono di determinati contratti come i bancari. E' per questo che gli assessori Tosoni, Santori, Diomedi e il sindaco, fatti i propri conti, hanno deciso di non usufruirne, gravando solo in parte (697,21 euro gli assessori e 1.549,37 il sindaco) sulle casse comunali. Ciò vuol dire che il loro introito mensile sarà composto dall'indennità comunale più un'altra parte versata dall'azienda in cui continuano a lavorare. Due le conseguenze: la prima, che poco ci interessa, è che così facendo legittimamente guadagnano di più; la seconda è che continuando a lavorare per le loro aziende il loro impegno e la loro presenza in comune saranno limitati. Nella precedente amminsitrazione non potevano godere del privilegio dell'aspettativa gli assessori Pelagallo, Luciani, Cicchinè, Alessandrini, Mandozzi, Marziali ed il sindaco Offidani. L'unica eccezione era Tina Rotili, dipendente Asl che fece la stessa scelta dei colleghi di centro destra: mai nessuno di noi si è vantato della scelta della Rotili oltretutto spacciandola per una magnanima concessione personale verso il comune e le sue casse.

 

Va anche detto che sindaco, vice sindaco e assessore alla cultura della passata amministrazione erano tutti i giorni in comune e due giunte venivano effettuate il pomeriggio. Quelli di oggi? Lo appurino i cittadini con i loro occhi.

 

Altra cosa, restando sul piano delle indennità, è la scelta di Calcinari, Orsili e Lattanzi circa la riduzione dello stipendio. Questo è un reale risparmio: ognuno ha rinunciato al 10% pari a 139,01 euro per Orsili e Calcinari e 170,43 euro per Lattanzi. Qualcuno, però, si diletta nel gioco delle tre carte e non ci riferiamo ai "malcapitati" ragazzi di An, costretti a stare al gioco, mentre a fare gli "eroi" sono proprio coloro che non ci rimettono niente. Caro Lattanzi, non era il 30% di tutte le indennità la riduzione promessa in campagna elettorale? Perchè ti sei fermato al 10%? Perchè quando trattavi l'alleanza con il centro sinistra la riduzione del 30% di tutte le indennità era un punto irrinunciabile mentre oggi, con il centrodestra, si riduce ad un impegno personale?".