L’abbiamo incontrato nella “sua” Grottammare in occasione della presentazione del libro di Dacia Maraini e Piera Degli Esposti a “Il Ritrovo”.

 

Occasione, per fare qualche domande al neo Presidente, sempre super impegnato, in particolare sul lavoro che in questi pochi mesi è stato sviluppato in Provincia.

 

“Tutto è andato bene – afferma Massimo Rossi- c’è tanto lavoro, anche se la prima fase è di ricognizione/organizzazione e questo non risulta molto visibile”

 

“La cosa positiva è che si lavora in maniera proficua, collegiale. La giunta ha piena padronanza delle materie, che risultano coese fra loro, senza esserci compartimenti staccati gli uni dagli altri”.

 

Il Presidente da anche qualche anticipazione sulle prossime mosse politiche.

 

“Emerge, sicuramente, una priorità specifica nei settori delle infrastrutture, della situazione della provincia di Fermo, e nella cultura”.

 

“Nel settore della mobilità, stiamo sviluppando i progetti relativi alle cosiddette infrastrutture strategiche, con un tavolo di lavoro che riprenderà dopo le ferie estive nell’ambito della riqualificazione della rete ferroviaria, con lo sviluppo di sottopassi adeguati allo smaltimento del traffico in superficie”.

 

“La Mezzina, la Salaria, la Falariense, sono tutti atti intrapresi che aspettano solo di diventare concreti, del resto già la passata amministrazione aveva avviato questo processo, che magari per lentezza sono rimasti non conclusi”.

“Il processo della separazione della Provincia. Stiamo cercando di attuarlo attraverso una commissione interdisciplinare, che dovrà operare in particolare per quanto riguarda la suddivisione delle risorse del territorio”.

 

Un discorso  a parte per la cultura, che diventa per il territorio vero promotore e fonte di risorse economiche.

 

“Numerosi gli interventi a favore della cultura – continua Rossi- lo scopo è quello di creare poli culturali che possano essere propulsori per riqualificare l’economia.

 

Ad esempio realtà da rivalutare sono “La Cartiera Papale” e il “Montani” con le sue ex officine nel quale possono essere creati numerosi spazi dedicati a situazioni culturali.

 

Inoltre c’è in Provincia  la consapevolezza di avere un occhio di riguardo per la ricerca didattica-scientifica.”

 

In conclusione a Rossi , una domanda in merito al ruolo dell’opposizione in Provincia:”Abbiamo fatto per il momento solo un consiglio provinciale, dal quale è emerso che quasi tutti i punti sono stati approvati dall’opposizione. Prevale il buon senso”.