Nei giorni immediatamente succussivi alla nomina degli assessori i consiglieri di minoranza, hanno quasi biologicamente contestato la decisione del Sindaco di Montappone Ferrucuio Vecchi sulla nomina di soli tre assesori, quando da regolamento erano previste quattro nomine. Dopo una prima replica del sindaco la questione ha subito delle oscillazioni, senza però mai cessare del tutto, almeno fino a ieri sera. 

Il consiglio, ha affrontato tutti i punti all'ordine del giorno con serenità, fino a quando non si è arrivati alla modifica dello Statuto comunale. “Si è trattato di un fatto normalissimo – ha dichiarato il sindaco Ferruccio Vecchi – in molti comuni, è in uso il sistema d’individuare un tetto massimo al numero degli assessori. Anzi credo che lo spirito iniziale del nostro Statuto prevedesse proprio questo, ed ora è un fatto reale contemplato all’interno del documento stesso”.

La questione almeno secondo gli esponenti dell'opposizione è nel merito di come è stata gestita la modifica allo Statuto. “Lo statuto – ha dichiarato Rosario Capparuccia consigliere d’opposizione – è come la costituzione per un comune, quindi non è tanto la variazione a creare problemi, ma il fatto che non sia stato rispettato lo Statuto. Il sindaco avrebbe dovuto prima eleggere i quattro assessori, poi una volta effettuata la variazione decidere quello che riteneva più opportuno, anche se noi personalmente pensiamo che per un paese come questo, quattro assessori siano indispensabili”.

Una questione di carattere tecnico che però riveste una particolare attenzione, riguarda il rinnovo della convenzione con la ditta che l'anno scorso ha gestito l'asilo nido di Montappone. Una questione che però ha trovato un certo assesnso anche fra gli esponenti della minoranza. Un ruolo determinante in questa decisione, è stato quello dell'assesore Maria Luisa Andreozzi, la quale oltre ad aver precisato che l'attività fino ad oggi svolta non presentava problematiche di sorta come sottolineato dai genitori dei bambini, sarebbe stato importante offrire ai ragazzi una continuità formativa.