Il consigliere comunale del gruppo misto Giovanni Chiarini esce dalla maggioranza che appoggia il sindaco Martinelli, come forma di protesta rispetto all’attuale situazione politica all’interno del centrodestra. Le motivazioni della scelta sono spiegate estesamente in una lettera in cui il principale accusato è proprio il sindaco. Chiarini dice peraltro che la sua non è una chiusura netta e definitiva alla maggioranza, e che il suo appoggio potrebbe tornare nel caso in cui venisse fatta chiarezza all’interno della coalizione di centrodestra.

 

Scrive Chiarini: “se dopo tre anni di rimozioni, sostituzioni, dimissioni e quant’altro ci ritroviamo ancora a parlare di sostituzioni di assessori e allargamenti della giunta a 10 componenti evidentemente tutto mi lascia presupporre che la scarsa incisività dell’amministrazione Martinelli non è da ricondurre ad un problema di uomini, ma ad un problema ben più importante che è quello della mancanza di una sintesi programmatica concertata tra tutte le forze della coalizione del centrodestra, sintesi che ad onor del vero, si è provato più volte ad elaborare, ma che secondo me non si è mai concretizzata a pieno, complice anche, in determinati momenti, una scarsa volontà del Sindaco Martinelli di imporsi e di far valere ciò che il mandato elettorale e la legge gli attribuiscono.”

 

Piuttosto che di incarichi (“patetico teatrino”) Chiarini dice che preferirebbe parlare dei “veri problemi che attanagliano la nostra bellissima cittadina, come viabilità, rilancio del turismo, risoluzione dell’annoso problema degli allagamenti, un maggiore controllo e monitorizzazione della pulizia della città.”

 

Sul caso Sestri il discorso più articolato: “mentre gli assessori rimossi in passato erano tutti, tranne Luigi Cava, espressione dei vari partiti della coalizione, l’assessore Sestri è stato ed è tuttora un assessore di nomina diretta del Sindaco frutto anche di un accordo in fase di ballottaggio e quindi ritengo che deve essere il Sindaco in persona a prendere qualsiasi decisione riguardante questo assessorato facendomi anche capire quali sono i presupposti, se ce ne sono, che lo hanno portato a perdere la fiducia di un suo assessore, e soprattutto perché questo avviene a distanza di tre anni dalla sua nomina e dopo un percorso fatto esclusivamente di riunioni e incontri concertati, condivisi e anche suggeriti dal Sindaco stesso; quindi quando da varie parti sento mettere in discussione l’operato dell’avv. Sestri mi viene anche di pensare che ci sarebbe da mettere in discussione anche l’operato del Sindaco e prenderne coscienza.”

 

Conclusione: “è per questo motivo che scevro di qualsiasi condizionamento partitico in quanto componente del gruppo misto e quindi non omologabile a nessun partito e solo in seguito ad una presa di coscienza personale dichiaro di uscire dalla maggioranza e di dare l’appoggio esterno a questa Amministrazione riservandomi di valutare di volta in volta  le varie delibere e decidere  di volta in volta se votarle o contrastarle.”