(1524 Michelangelo Basi di pilastro per la Sagrestia Nuova con scritte autografe)

 

Inizia il viaggio all’interno della vita intima di Michelangelo Buonarroti, con questo e altri scritti, che per la prima volta vengono mostrati agli occhi di coloro che dal 9 luglio al 10 ottobre 2004 visiteranno il museo allestito all’interno della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto.

Quest’anno la novità della mostra è rappresentata dalla sinergia creatasi con il Consorzio Riviera delle Palme che attraverso il percorso michelangiolesco, farà rivivere attraverso i Comuni consorziati ulteriori sfumature dell’artista fiorentino.

Acquaviva Picena, Campofilone, Monteprandone, Offida, Ripatransone, Grottammare, con i loro eventi correlati come tasselli di un puzzle si ricongiungeranno alla mostra sambenedettese per creare un vero e proprio percorso della vita di Michelangelo.

Raccontare una vita d’eccezione, e insieme offrire la conoscenza del patrimonio più segreto della Casa Buonarroti, sono i due obbiettivi primari di questa mostra, attraversata dalla convinzione che in questi tempi di apprendimenti virtuali possa tornare utile il contatto diretto non solo con l’opera d’arte, ma anche con i documenti storici, sempre tramiti di potente evocazione, dall’autografo michelangiolesco al libro antico.

Il Sindaco Martinelli prima del taglio del nastro, introdotto da Carlo Fustagni, presidente di Cinecittà, commenta la scelta della Palazzina Azzurra, (rispetto al Palcongressi, già teatro negli anni scorsi della mostra di Leonardo e Raffaello e l’antico Egitto), che "Ben inserita nel centro della città era doveroso metterla a disposizione." Inoltre ha evidenziato come eventi di questo calibro proiettino la città e tutto il comprensorio a livello nazionale e internazionale.

 

L’assessore Gabrielli, spiega come sia importante associare l’immagine turistica alla cultura e non solo alla spiaggia e al sole, inoltre l’importanza di dare parte della mostra ai Comuni del Consorzio Riviera delle Palme, come pezzi vitali della mostra stessa. In definitiva “Dare un significato vero al sistema turistico locale”.

Il Presidente del Consorzio Calvaresi, è entusiasta della mostra e di aver fatto capire che lo sviluppo turistico passa anche per i paesi dell’entroterra.

In conclusione, prima del taglio del nastro la dott.ssa Lucilla Bardeschi Ciulich e Pina Ragionieri curatrici della mostra hanno illustrato a grandi linee come attraverso l’esame della sua grafia, si percorre all’interno della mostra la vita di Michelangelo, nato a Caprese, nel contado di Arezzo, nel 1475, e morto a Roma nel 1564.

 

Prove grafiche di alto impegno, carte d’archivio e disegni, scelti questi ultimi sempre con l’occhio fisso al risvolto biografico, siano essi di figura, o di progetto architettonico, o provenienti direttamente dai cantieri e dalle cave, come i famosi blocchi di marmo schizzati a beneficio degli scalpellini, è affascinante rintracciare in questo modo non consueto il filo di una vita così lunga e densa di opere capolavoro e di invenzioni supreme.

 

Il disegno raffigurante Cleopatra, donato a Tommaso dei Cavalieri alla metà degli anni trenta del Cinquecento, colpisce l’occhio del pubblico, lo ha fatto anche con il Sindaco Martinelli.

 

Da quando, nell’agosto del 1988, un’operazione di restauro su questo foglio permise di ritrovare, sul suo verso, un altro disegno autografo di Michelangelo, la notizia non cessa di suscitare interesse.

Nel corso del restauro il disegno fu infatti liberato dal controfondo,  e si scoprì un’altra immagine di Cleopatra, identica come invenzione, con lo stesso movimento dell’acconciatura che diventa serpente, ma, rispetto alla nobile e rifinita classicità del recto, molto più immediata ed esprimente viva angoscia.

Se dal cor lieto divien bello il volto,

che non arda di me com’io di lei?
(Da una parte de “Se dal cor lieto divien bello il volto, madrigale” Michelangelo 1544 circa)