Non è stata una decisone presa per polemizzare contro la giunta provinciale Rossi, ma sicuramente la scelta di Ettore Fedeli - segretario della sezione fermana dei DS - di lasciare la politica, ha fatto suonare qualche campanello di allarme in casa del centrosinistra provinciale.

 

Questo perché, nonostante le rassicurazioni, Fedeli prima di mollare tutto ha criticato Rossi colpevole, a detta dell’ex sindaco di Fermo, di non aver mantenuto i patti della vigilia, evitando di dare peso alle presenze femminili in giunta ma, soprattutto, di non aver assegnato incarichi a nessun fermano d.o.c.

 

A rincarare la dose ci ha pensato anche l’ex candidato sindaco del centrosinistra fermano e segretario dell’ Ulp, Pino Alati: “Fermo, capoluogo di provincia – ha dichiarato Alati - non ha avuto rappresentanze, e anche sul fronte competenza, non mi sembra che ci sia molta qualità nella scelta fatta dal presidente”.

 

Un affondo niente male, che lascia scoperte alcune ferite già aperte con l’accettazione in campagna elettorale, del candidato Rossi, uomo espressione della sinistra pura.

 

Renzo Offidani, insomma, non basta: per i DS fermani ora si apre il momento della riflessione, considerato anche che 16 consiglieri dell’attuale maggioranza provinciale, provengono proprio dal territorio della nuova provincia.

 

Meditate gente, meditate.