Ecco il comunicato diramato dalla federazione fermana, da quella regionale e dalla sezione di Porto San Giorgio dei Comunisti italiani, in merito all’esclusione decisa dai partiti della maggioranza di centrosinistra sangiorgese.

 

“Il Partito dei Comunisti Italiani della sezione di Porto San Giorgio, della Federazione di Fermo in accordo con la Segreteria Regionale dichiarano quanto segue:

1.   E’ antipatico apprendere dalla stampa locale che il PdCI sarebbe stato escluso dalla maggioranza che amministra Porto San Giorgio, ma altro non è che la dimostrazione dell’estrema debolezza di una amministrazione in crisi che cerca capri espiatori per risollevarsi.

2.   La confusione regna sovrana fino al punto che non c’è distinzione tra amministrazione e partiti: il Sindaco stesso convoca riunioni di maggioranza per “emarginare” una forza politica, già pregiudizialmente esclusa dall’esecutivo, senza nemmeno invitare i diretti interessati. Ma di questi tempi, si sa, la deontologia della politica non fa parte dello stile “presidenzialista” di grandi e piccoli capi di amministrazione.

3.   Se la nostra colpa è di aver posto questioni di merito, scelte politiche che chiedevamo fossero coerenti con il programma sottoscritto e che ci ha consentito di vincere le elezioni, ebbene siamo colpevoli. Ma ci sentiamo, comunque, all’interno del centro sinistra.

4.   Le importanti questioni urbanistiche e di assetto del territorio sono spesso l’indicatore spartiacque tra il centrosinistra ed il centrodestra, scegliere di imporre ulteriori colate di cemento in una città già pesantemente devastata oppure governare il territorio per il bene collettivo, per la qualità della vita: qui sta il discrimine. Noi, comunque su questo fronte, siamo tranquilli c’è un importante esponente, “ambientalista”, della maggioranza che si è fortemente “imposto” nell’esecutivo provinciale proprio per la delega all’ambiente, egli non permetterà mai ulteriori scempi nella sua città.  

5.   L’ulteriore strappo che si è consumato indica che l’esclusione iniziale dei Comunisti Italiani era pregiudiziale e mirata ad uno scopo preciso, togliere voce, all’interno della coalizione a chi ha mostrato autonomia senza essere disposto ad avallare acriticamente tutte le scelte proposte, soprattutto quelle che abbiamo ritenuto sbagliate. Una maggioranza che, partita male, mostra già il fiato corto e senza i Comunisti in maggioranza sarà ancora più debole e moderata di fronte alle pressioni di ogni genere.

6.   La gravità di questa scelta, che ovviamente non condividiamo, non esaurirà i suoi effetti a Porto San Giorgio, le segreterie provinciali e regionali dei partiti di centrosinistra dovranno occuparsi della vicenda, la coalizione si regge se c’è lealtà e correttezza reciproca. Porto San Giorgio non è una zona franca dove si possono fare scelte vergognose e continuare come se niente fosse nel resto del territorio.

7.   Da ultimo ringraziamo i Repubblicani Europei e l’Italia dei Valori e chiunque altro abbia dissentito dalla scellerata decisione, agli altri partiti di maggioranza diciamo che ora non hanno più alibi per la loro incerta e poco chiara azione amministrativa, avranno, invece come sempre, un controllore palpabile: il Partito dei Comunisti Italiani che farà politica in città e in Consiglio Comunale e che sull’attuazione del programma non farà sconti”.

 

Si complica il panorama politico di Porto San Giorgio: questa sera, intanto, il Consiglio Comunale dovrà discutere dell’edificabilità dell’area delle Canossiane, uno dei temi su cui la stessa maggioranza si è spaccata negli ultimi giorni.