Prima di tutto la verità e poi rimettiamoci a lavorare.

 

La sconfitta del centro sinistra unito a Sant'Elpidio a Mare in controtendenza rispetto ai risultati ottenuti in tutta Italia va valutato alla luce non di una vittoria del centro destra, ma di quella parte determinante delle liste civiche che hanno contribuito a quel risultato.

 

E, allora, diciamoci la verità. I segnali di allarme sono partiti una decina di anni fa, nel 1995. Alcune discutibili decisioni prese nell'indifferenza della gente e le osservazioni a PRG che fino al 1999 hanno stazionato in comune prima di essere definitivamente approvate, non hanno certo contribuito all'immagine delle forze politiche di maggioranza.

 

Dalle elezioni amministrative del 1999 venne un altro segnale di allarme: le elezioni furono vinte dal centro sinistra per soli ottocento voti che, peraltro, non furono portati se non da due forze politiche (Sdi e Rc) che entrarono nella nuova maggioranza. E' da lì che doveva partire il cambiamento, da lì doveva nascere uno stile di vita politico che non si insegna perché non è uno schema rigido: cambia con il tempo, è adeguamento e trasformazione su una base stabile ma opinabile, soggettiva, che appartiene più alla sensibilità che all'intelligenza politica.

 

Dire agli altri come debbono vivere, pensare di tenere la chiave del bene e del male, del bello e del brutto e poterla girare a piacimento è un atto insensato di mancanza di umiltà e di lungimiranza politica.

 

La risposta l'hanno data gli elettori.  

 

* consigliere comunale uscente dello Sdi