Senza polemica con l’amico Vignoli e senza voler sollevare minimamente delle critiche ai candidati alle Provinciali di AN, faccio osservare che non mi sembra corretto scaricare la responsabilità della sconfitta alle provinciali sul candidato Presidente, quando i risultati di Alleanza Nazionale sul territorio Provinciale, paragonati al 1999 sono stati i seguenti:

 

Provincia - 7.661 voti pari al 22% in meno, su Ascoli città - 4.276 voti pari al 34,45% in meno, su San Benedetto del Tronto – 369 voti pari al 8,36% in meno, su Fermo – 448 voti pari al 17,15% in meno. Direi che questi risultati danno da pensare soprattutto considerando il fatto che Forza Italia ha mantenuto o leggermente accresciuto i suoi consensi e l’UDC li ha notevolmente accresciuti.

 

Vorrei sollecitare quindi un’analisi più serena del voto senza commettere l’errore di buttare l’acqua sporca con il bambino.  Quando si alimentano le divisioni tra gli alleati, non solo si perde, ma si pregiudicano anche le prospettive politiche di recupero, perché si innesca una rivalsa continua. La sconfitta da cui usciamo deriva semplicemente dal fatto che la sinistra con la candidatura di Rossi ha trovato motivo di ricompattarsi, a spese della Margherita, centrando l’obiettivo di creare le condizione per vincere le prossime scadenze elettorali.

 

I loro candidati hanno lavorato con convinzione e sfruttando la superiorità numerica hanno supportato l’immagine del loro candidato Presidente che è passata vincente. Purtroppo la stessa cosa non è avvenuta nel nostro schieramento e questa è una responsabilità comune a cui non si può sfuggire. Il mio è un invito a sanare gli eventuali problemi interni ai partiti e alla coalizione con un leale dibattito che restituisca l’entusiasmo di scendere in campo convintamene uniti e motivati, diversamente non vedo grandi prospettive. Con amicizia.