“Abbiamo avuto una piacevole sorpresa durante il convegno di ieri”. L’assessore all’ambiente del Comune di San Benedetto del Tronto Ruggero Latini assicura che l’ing. Sanna (presidente del Comitato Interministeriale per l’Inquinamento Acustico Rete Ferroviaria Italiana), non avesse anticipato nulla – prima del convegno “Caso pilota di San Benedetto del Tronto e bandiera blu 2004” (martedì 25 maggio all’auditorium del Comune) – della decisione presa nei giorni precedenti al Ministero dell'Ambiente, di assegnare 25 milioni di euro alla “bonifica acustica” dell’intero tratto ferroviario che attraversa San Benedetto (una delle tre città in Italia, oltre a Genova e Reggio Calabria, a partecipare alla sperimentazione contro l’inquinamento acustico).

Per legge l’onere della bonifica spetta all’ente gestore. Trattasi quindi di fondi accantonati dalle ferrovie (“Rete Ferroviaria Italiana” o Rfi), ma assegnati a San Benedetto per la priorità stabilita dal ministro all’ambiente Altero Mattioli, come tengono a precisare l’on. Gianluigi Scaltritti, lo stesso Latini, l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Poli e l’ex assessore Emidio Camaioni (che aveva proprio le deleghe all’ambiente e ai lavori pubblici). Tutti presenti ad una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala consiglieri del Comune.

Quando arriveranno i fondi? “Entro il 2004 15 milioni di euro e apertura dei cantieri, dice Latini. Nel 2005 i restanti 10”. L’ultimo passaggio avverrà nelle prossime settimane in Conferenza Stato-Regioni (la “sede privilegiata” della negoziazione politica tra le amministrazioni centrali e il sistema delle autonomie regionali). “Una pura formalità”, assicurano gli intervenuti alla presentazione.

Quanto al progetto Poli sostiene che “siamo vicini al progetto esecutivo”, aggiungendo però che “solo dopo la riunione della Conferenza Stato-Regioni conosceremo maggiori dettagli, per esempio sulle soluzioni tecniche da adottare. Un tratto di ferrovia potrebbe venir coperto completamente dai pannelli fonoassorbenti, formando un tunnel. Gli edifici a ridosso della ferrovia potrebbero venir dotati di finestre isolanti, sempre a spese delle ferrovie. Lo stesso materiale rotabile potrebbe essere sostituito con altro più “silenzioso”. Tutte soluzioni che valuteremo collegialmente”.

Secondo Scaltritti si tratta di un risultato conseguito “grazie ad un lavoro di squadra da parte di Forza Italia”. Scaltritti ha espresso “grande soddisfazione” ed ha parlato delle positive ripercussioni sulla qualità della vita e sul turismo che si avranno con i lavori annunciati.

Poli ha elencato provvedimenti ulteriori che verranno adottati a breve, relativi all’inquinamento acustico stradale: “sul tratto di statale 16 che va da piazza Nardone al fosso delle Fornaci stenderemo asfalto fonoassorbente e antiskid, che ridurrà in maniera sensibile il rumore da transito di veicoli. Si tratta di una sperimentazione che potremmo ripetere anche in altri punti della città. Il costo di quest’asfalto speciale non è superiore a quello di tipo “tradizionale””.

Se il costo non è superiore, perché non utilizzare tale asfalto in tutte le strade? Poli risponde che “in città vige il limite di 50 km/h” e che dunque “non c’è bisogno di asfalto antiskid” (il limite di velocità non è più alto lungo la statale, n.d.r.). Inoltre, che tali asfalti “vanno sperimentati e tarati a seconda del tipo di strada e di traffico”.