"Si dice". Si dice che all'ospedale "Madonna del Soccorso" di San Benedetto del Tronto, per cause sedimentate nel corso di lunghi anni, siano oggi eccessive le code al Pronto Soccorso, che ci sia carenza di posti letto e di personale (ciò che costringe quello in servizio a turni massacranti). Non manca chi paventa la volontà da parte della Regione Marche di smantellare del tutto l'ospedale.

Prendendo spunto da un recente accordo raggiunto con la Rappresentativa Sindacale Unitaria (Rsu), il dott. Maurizio Belligoni (dal primo gennaio 2004 direttore della "Zona Territoriale 12" dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale o Asur), fa il punto della situazione. A cominciare proprio dall'accordo, riguardante il piano di assunzioni per garantire i servizi nel periodo estivo e il piano ferie a tutto il personale dipendente. Il piano è stato concordato martedì 11 maggio in un incontro tra la direzione generale e la Rsu, convocato su richiesta urgente di quest'ultima.

Belligoni annuncia 31 assunzioni a tempo determinato per coprire il "fabbisogno reale" di personale infermieristico dell'ospedale: per 10 infermieri si tratta di rinnovo del contratto, mentre le altre 21 unità vengono assunte per la prima volta. Cosa si intende per "fabbisogno reale"? "I dati del 2003, risponde il dott. Belligoni, ci dicono che sui 232 posti letto ordinari dell'ospedale, esclusi cioè quelli in "day hospital", quelli effettivamente occupati sono stati in media 172. In base a questo dato riteniamo che le 21 assunzioni coprano appunto le attuali carenze di personale infermieristico. Dal primo settembre, tuttavia, saranno in servizio ulteriori 16 infermieri, che assumeremo a tempo indeterminato. Con questo saremo a + 16 rispetto al fabbisogno".

La direzione ha anche ufficializzato il piano assunzioni a tempo indeterminato dell'anno 2004: entreranno in servizio 72 unità tra medici, infermieri, tecnici, autisti, ecc, "con una spesa per il personale che supera di oltre 400 mila euro quella del 2003". Tutto ciò permetterà di aumentare i posti letto dell'area chirurgica dal mese di giugno e di scongiurare l'accorpamento dei reparti nel periodo estivo e l'appalto esterno del trasporto dei pazienti.

Questione di tempi d'attesa: l'uovo di Colombo. Il problema delle code di ore presso il Pronto Soccorso o altri reparti dell'ospedale è riconducibile, secondo il direttore generale, "a quanti giungono al Pronto Soccorso con patologie che potrebbero essere curate dai medici di base. Persone con piccole contusioni, febbre o altri disturbi di poco conto. Questo sovraffollamento indebito si ripercuote nell'eccesso di radiografie, che effettuiamo per un nostro scrupolo di tipo medico-legale".

Primari. Il dott. Belligoni annuncia che entro il mese di maggio verranno coperti i posti di "direttore di unità operativa" per quanto riguarda i servizi di veterinaria e di farmacia. Subito dopo verrà assegnata la direzione dell'unità di Pediatria, rimasta vacante dopo il pensionamento del dott. Ripani.

Verso lo smantellamento dell'ospedale? Risposta tramite un'altra domanda: "ho l'aria di uno che vuole smantellare? Abbiamo analizzato e valutato i parametri di bilancio imposti dalla Regione. Il risultato è stato il piano delle assunzioni con i 400 mila euro in più. Questo mi sembra chiudere l'argomento". La questione ha però un'altra formulazione: se alcune specialità verranno potenziate o meno. Una domanda che serpeggia in questi giorni è se la neurochirurgia verrà allestita ad Ascoli piuttosto che a San Benedetto. Mal posé: "la neurochirurgia esiste già da alcuni anni a San Benedetto. Naturalmente riguarda piccoli interventi. Per quelli più impegnativi è inevitabile che l'ospedale di riferimento sia quello regionale di Ancona. La neurochirurgia rientra tra quelle che il Piano Sanitario Regionale definisce "funzioni specialistiche", che un direttore di zona ha facoltà di attivare in piena autonomia in accordo con la Regione, ma non in concorrenza con altre strutture, in questo caso l'ospedale di Ascoli".