Nella mattinata di ieri ad Ancona si è tenuto ,su mandato del Presidente Ceriscioli della Regione Marche, in risposta alla  ricezione della  comunicazione di un Sit-in di protesta del 29 Novembre  sulla politica di tagli in sanità regionale sostenuto dallo SMI,un incontro tra la dr.ssa Di Furia, la dr.ssa Alfonsi dell'ufficio Salute e la delegazione SMI Marche.Presenti il Segretario Regionale SMI Antonino Russo, la Presidente Piera Mattioli, i responsabili 118 convenzionati Smi Santina Catanese e Giovanbattista Ricci.

E' stato un incontro voluto da parte della Regione per poter eventualmente evitare l'azione di protesta dello Smi, evidentemente scomoda in questo periodo pre-elettorale.

L'Incontro cordiale tra le parti ha analizzato solo alcuni aspetti delle criticità sollevate dallo SMI nel Manifesto del Sit-in ed in particolare la problematica dell'inquadramento a dirigenza del personale convenzionato attualmente operante da oltre 10 anni sul territorio regionale e le discriminazioni esistenti rispetto al personale medico 118 dipendente. La Regione ha riferito di essere in attesa dell'approvazione di un emendamento della nuova Finanziaria che sarebbe stato prodotto  in merito all'assunzione di personale non in possesso di specialità ,purché esso sia operante da almeno 5 anni previo concorso con modalità tutta da decidere. Non è stata fornita alcuna tempistica certa del processo. La Regione avrebbe poi sostenuto la possibilità di assunzione a dirigenza previa iscrizione alla specialità con borsa di studio regionale. Nessun dato oggettivo e temporale che avvalori questa ipotesi che la Regione ha presentato come altra possibile strada da percorrere.

Altra probelmatica affrontata riguarda i medici INPS precari, la Regione ha argomentato che non si tratta di un problema di sua competenza ma dell'INPS e che le Marche possono sostenere politicamente la richiesta di questi precari da oltre 30 anni ma nulla di più.

Nessun riferimento alle problematiche dell'attività dei medici 118 che dovrebbero contemporaneamente, secondo la Determina 916+All lavorare dentro i pronto soccorsi  e sul territorio, nulla sull'H16 e sulla Continuità Assistenziale se non una vaga ammissione che tutto sembra momentaneamente bloccato a livello nazionale. Inoltre la regione sembra convinta che i medici in formazione non abbiano problemi.

Nulla è stato detto in merito alla chiusura dei PPI ed ai PAT( punti di primo intervento territoriale) alla loro funzione, al personale medico ed infermieristico che vi opera e  con quali compiti.

Lo Smi spera che la disponibilità ad aprire un dialogo continui ad esserci anche dopo la manifestazione del 29/11/2016 e non sia solo opportunistica del momento in quanto non e' condizione sufficiente a far sospendere la loro azione di protesta ,soluzione  che poteva essere valutata solo a fronte di risposte concrete ed attuabili subito e no soluzioni possibili legati a molteplici variabili Politiche che non garantiscono nessun miglioramento della situazione in atto.