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TARI: i Castignanesi pagano l'incapacità dell'attuale Amministrazione

Castignano | I cittadini del Comune di Castignano producono meno rifiuti e pagano di più per colpa di una inefficiente gestione del servizio e un complice atteggiamento dell'attuale Amministrazione a guida Polini.

di Luigi Cava, Lino Corradetti, Eros De Carolis

Quando nel 2014 venne introdotta la TARI (Tassa sui Rifiuti), il legislatore si ispirò a due principi: "chi inquina paga" e "il costo del servizio è interamente accollato ai cittadini".

In altre parole, tanto costa l'azienda che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, tanto devono pagare i cittadini mediante la tassa.

Sulla base di questi principi, l'eventuale inefficiente ed antieconomica gestione da parte dell'azienda che svolge il servizio, verrebbe caricata completamente sulle tasche del cittadino. Diventa pertanto fondamentale il ruolo della Pubblica Amministrazione che ha il sacrosanto dovere di controllare le società partecipate e dedicare la massima attenzione al loro riordino strategico.

Troppo spesso, invece, accade che gli amministratori non abbiano alcuna conoscenza dei processi decisionali del gestore o, peggio ancora, siano interessati unicamente ad imbucare qualche loro potenziale elettore o a farsi riservare qualche posto nel Consiglio di Amministrazione. E' il caso del delegato all'Ambiente del Comune di Castignano che, dopo essere stato nominato come membro dell'A.T.A., ha riferito in un intervento fatto nel corso dell'ultimo Consiglio in materia di rifiuti, che si sta battendo strenuamente per ottenere un posto come componente del Cda della Picenambiente.

Con questo spirito, chi controllerà le eventuali inefficienze gestionali della Picenambiente che possono produrre costi esorbitanti per il cittadino?

Chi denuncerà stranezze come quella che prevede un aumento della Tassa a fronte di una diminuzione della produzione di rifiuti?

Noi della Minoranza, da oltre un anno, denunciamo gli anomali sistemi di calcolo in base ai quali, anche se per assurdo i Castignanesi facessero il 100% di raccolta differenziata, continuerebbero a pagare il 16,97% dei costi complessivi riguardanti la gestione della raccolta differenziata e indifferenziata di tutti i Comuni dell'"Unione Montana Tronto e Valfluvione". E questo a causa di un assurdo coefficiente di ripartizione che è fisso negli anni e assolutamente indipendentemente dalla tipologia di rifiuti prodotti.
Ma allora viene da chiedersi che fine abbia fatto il principio della "Premialità" secondo il quale "più differenziata fai e meno paghi". Dov'è finito lo spirito del DPR 158/99 in cui si dice che "la parte variabile della tariffa e' rapportata alla quantità di rifiuti indifferenziati e differenziati, specificata per kg, prodotta da ciascuna utenza"?

Per la Picenambiente, che gode di una sorta di monopolio del servizio e ripartisce i costi complessivi con rigidi coefficienti applicati a tutti i Comuni dell'"Unione Montana Tronto e Valfluvione", è certamente un incredibile vantaggio gestionale, ma per il cittadino castignanese c'è poco da ridere visto che produce meno rifiuti e paga ogni anno di più.

 

Gruppi consiliari "IMPEGNO CIVICO" e "UNITI PER CASTIGNANO"

Consiglieri: Luigi Cava, Lino Corradetti, Eros De Carolis

01/12/2015





        
  



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