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Dagli Yello a Dieter Meier

San Benedetto del Tronto | Dieter Meier "Out of chaos"

di

Dieter Meier

"Out of chaos"

Ricordate gli Yello l'eclettico gruppo svizzero (in realtà un duo) new wave che aveva lanciato famose canzoni come "The race" e "Oh yeah"?  Erano partiti come duo con Boris Blank e Carlos Peron cui si aggiunse presto un folle deejay come Dieter Meier che, con l'uscita di Peron, prese il sopravvento grazie alla sua enorme personalità artistica. Una dozzina di dischi in trent'anni ha caratterizzato un percorso fatto di elettronica, musica dance, arte e immagine. Figlio di un notissimo industriale allora miliardario, Dieter Meier è un collezionista d'arte e artista concettuale egli stesso la cui attività è sempre riuscito a far conciliare magistralmente con quella del palcoscenico (di recente ha anche recitato al cinema e in teatro).

E per la serie "noblesse oblige" Meier non si fa mancare una attiva partecipazione al gioco professionale del poker, all'arte del gioco del golf e a quella più nobile della regia cinematografica e di moltissimi video promozionali. Oggi è anche proprietario di ristoranti a Zurigo e persino in Argentina (attività necessarie per il mantenimento della sua numerosa famiglia!). Sulla soglia dei 70 anni Dieter Meier si è tolto lo sfizio di intestarsi un intero album a suo nome e con tutte sue composizioni. L'ascolto di "Out of chaos" non dà però l'idea di riempitivo né quella di inflazionare ulteriormente un mercato saturo di artisti. Ci sono davvero belle intuizioni come "Loveblind" o la deliziosa "Night porter" con il loro fardello di "darkness on the edge of music". Dieter possiede una voce dal magnifico timbro nero come quello di Tom Waits e si permette di giocare sulle note di canzoni come "The ritual" e "Schuefele" o di fare un bel cabaret elettrico su "Another day" con grande crescendo cinematografico.

Sa giocare molto con le immagini come testimonia anche "Paradise game" e non sa rinunciare all'elettronica (come in "Jimmy" ma anche nell'apertura del lavoro, "Lazy night") in stile anni Ottanta che lo ha inserito tra i migliori set di quegli anni ma accenna tracce minimalistiche à la Steve Reich nell'intro di "Down down" e non disdegna nemmeno il pop consacrato nella pubblicità ("Buffoon", "Fat fly"). Riesce ad essere sempre estremamente attivo e, a giudicare da questo "Out of chaos" anche a divertirsi molto a comporre canzoni e musica. La sua vita è una bella e lunga storia. E per chi volesse ripercorrerla Dieter Meier ha un sito ufficile nel quale passa in rassegna ogni momento e ogni anno della sua esistenza artistica, dal 1980 ad oggi.

Voto 7/10

22/05/2014





        
  



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