Il finanziamento e lo sviluppo del progetto umanitario, Sahara Marathon, ha l'obiettivo di far conoscere e sensibilizzare, anche attraverso lo sport,  il mondo su un conflitto che dura da più di 35 anni in quei luoghi. In pratica si cerca di prorogare nei territori del Sahara Occidentale la presenza Onu denominata Minurso al fine di salvaguardare e monitorare il rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale occupato da ben trentasette anni dal Regno del Marocco. "Ho fatto registrare il tempo di 4 ore e 20 minuti circa - ha detto Alessandri - dopo una corsa massacrante con 150 partecipanti, molto caldo (la temperatura oscillava tra i 30 e i 35 gradi) e un terreno sabbioso e roccioso". Ha vinto la gara l'austriaco Rainer Predl, ma al terzo posto è giunto il campionissimo italiano delle ultramaratone Marco Olmo, anche se la Sahara Marathon è una corsa che ha il principale scopo di evitare che il popolo Saharawi venga dimenticato.