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Margherita Sorge: "il servizio affido e adozione non può essere chiuso

San Benedetto del Tronto | Nota dell'Assessore alle politiche sociali Margherita Sorge sul servizio affido e adozione dell'Ambito sociale 21.

Margherita Sorge

Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa locale nei giorni scorsi inerenti la ventilata chiusura del servizio affido e adozione, desidero con chiarezza affermare che il servizio non può essere chiuso in quanto il sostegno alle famiglie affidatarie o aspiranti all'affido è un compito istituzionale dei consultori familiari.

Nel 2008, sulla base dell'Intesa della Conferenza unificata del 20/09/2007, il Governo ha concesso finanziamenti per la riorganizzazione dei consultori familiari e la Regione Marche ha sottoscritto un accordo con il Dipartimento per le politiche della famiglia come previsto dal decreto 2 luglio 2007 della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Come previsto dall'accordo, sono stati concessi agli Ambiti Territoriali Sociali, e nello specifico all'Ambito 21, sulla base di specifici progetti concernenti l'affido e l'adozione, dei finanziamenti per la riorganizzazione dei consultori al fine di ampliare e potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie, per un ammontare complessivo di 195.000 euro.

I progetti presentati dall'Ambito Territoriale Sociale 21 "San Benedetto del Tronto" hanno riguardato attività inerenti alla formazione e supervisione degli operatori, promozione dell'affido e dell'adozione nonché potenziamento dell'équipe affido - adozioni all'interno del Consultorio familiare. La gran parte dei fondi disponibili è stata destinata allo svolgimento delle ultime due attività, con una spesa media annua di 30.000 euro per le psicologhe e 14.000 euro per l'assistente sociale.

Nell'evidenziare che nel frattempo né il Governo né la Regione hanno stanziato ulteriori finanziamenti destinati allo scopo, si sottolinea che, a partire dall'anno 2010, le attività di sostegno alle famiglie affidatarie nonché le attività di promozione e sensibilizzazione dell'istituto dell'affido sono state continuativamente garantite con la presenza di due psicologhe, appositamente incaricate e scelte sulla base di specifica selezione, nonché di assistenti sociali.

I fondi residui di cui ancora si dispone possono garantire le attività delle psicologhe per ulteriori 6 mesi ovvero fino al 30 giugno 2014. Al fine di dare continuità alle attività avviate, i Comuni dell'Ambito Sociale si faranno sin d'ora promotori presso la Regione e l'Asur per reperire ulteriori risorse finanziarie.

13/01/2014





        
  



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