La Manuli Rubber Industries ha deciso di chiudere definitivamente, entro il 2011 due reparti produttivi del suo stabilimento di Ascoli Piceno.

"Tutto come previsto da noi - spiega Giorgio Ferretti, responsabile provinciale di CasaPound - l'accordo tra sindacati confederali e azienda era fumo negli occhi degli operai. La progressiva chiusura dello stabilimento era chiara già dal 2009."

"Ce ne dissero di tutti i colori, quando ci opponemmo all'accordo/farsa - continua Ferretti - secondo la CISL eravamo estremisti che tentavano di manipolare gli operai, ma alla fine i conti tornano e i fatti ci dicono che eravamo nel giusto".

"Altri 177 dipendenti in mobilità e una fabbrica che dava lavoro, in passato, a un migliaio di operai, sulla via del tramonto - conclude Ferretti, responsabile provinciale di CasaPound - è questo il risultato di una politica governativa assente a tutti i livelli, delle scelte sconsiderate di CGIL-CISL-UIL che firmano accordi senza nessun tipo di garanzia per lo stabilimento e di multinazionali che sguazzano nell'anarchia del mercato globale".