Emergenza profughi: il territorio fermano farà la sua parte
Fermo | Confido, quindi, sul senso di responsabilità del Governo nazionale e nella immediata assicurazione che lipotesi del centro a Campiglione venga definitivamente abbandonata
di Fabrizio Cesetti
Fabrizio Cesetti
In riferimento all'ipotesi di accoglienza di profughi in località Campiglione, ribadisco la ferma contrarietà della Provincia di Fermo, tra l'altro immediatamente manifestata al Prefetto non appena venuto informalmente a conoscenza dell'ipotesi stessa.
Infatti, come ho già avuto modo di affermare, una tendopoli con circa 700 profughi può essere stata pensata soltanto da menti irresponsabili, che non tengono assolutamente conto dell'elevata densità abitativa della zona - attraversata da una delle strade principali della provincia - con i conseguenti problemi di ordine pubblico non fronteggiabili da una Prefettura che deve essere strutturata ed in assenza della Questura e dei comandi provinciali delle varie Forze dell'Ordine.
Tra l'altro, nell'area della ex Sadam non sussistono le condizioni idonee a garantire una situazione organizzativamente sostenibile ed umanamente tollerabile per gli stessi profughi, già duramente provati.
La Provincia di Fermo, da sempre accogliente e solidale e sebbene colpita di recente da una gravissima calamità naturale, è ovviamente disponibile a fare la propria parte e, quindi, ad accogliere un numero di profughi proporzionale a quello degli abitanti del proprio territorio, con l'ovvia conseguenza che le persone che dovranno essere ospitate nelle Marche siano distribuite in egual misura in tutto il territorio regionale.
Ma anche in questo caso si dovrà evitare che le stesse persone vengano concentrate in un unico punto, essendo invece più opportuno ospitarle, nel loro stesso interesse, in strutture adeguate dislocate in tutto il territorio provinciale.
Confido, quindi, sul senso di responsabilità del Governo nazionale e nella immediata assicurazione che l'ipotesi del centro a Campiglione venga definitivamente abbandonata, anche per rimediare ai notevoli danni già procurati al territorio a causa del giustificato e legittimo allarme dei cittadini.
Infine, ritengo opportuno sottolineare la totale sintonia con il Sindaco della città capoluogo Saturnino Di Ruscio e con il Vice Presidente della Regione Marche Paolo Petrini, con i quali sono rimasto costantemente in contatto.
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04/04/2011
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