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Incontro in Regione sulla pesante situazione del sistema scolastico

Ancona | Denuncia dei sindacati: 3424 persone “tagliate” in tre anni. Luchetti: “Situazione insostenibile: chiedere con forza di rimodulare i tagli per recuperare nell’immediato e l’applicazione concreta del Titolo V”.

L'Assessore Regionale al Lavoro, Marco Luchetti

"La Scuola è un'istituzione primaria che non appartiene a nessuno schieramento politico. E i problemi che questo fondamento della società sta attraversando sono tali e tanti e di inaudita gravità che bisogna affiancare qualsiasi azione per riportare il processo educativo al centro della riflessione politica, se vogliamo garantire davvero un futuro ai nostri giovani."

Così l'assessore regionale all'Istruzione, Marco Luchetti intervenuto all'incontro indetto dai Sindacati CGIL CISL UIL Scuola con i parlamentari marchigiani e i rappresentanti istituzionali per denunciare la gravissima situazione dei tagli agli organici effettuati dal Ministero all'Istruzione che ha colpito la nostra regione. Presenti all'incontro nella sede della Regione Marche i parlamentari Marina Magistrelli, Carlo Ciccioli, Letizia De Torre e i consiglieri regionali Giacomo Bugaro e Francesco Massi.

I Sindacati hanno fotografato la situazione attuale in un documento che sarà trasmesso al Ministro Gelmini, dove si evidenzia con dati 0specifici e documentati un numero eclatante di riduzioni: 3424 persone in meno tra docenti e ATA negli ultimi tre anni. Personale dell' organico di diritto e non dell'organico di fatto, sulla base del quale vengono modulate anche le risorse economiche da trasferire.

"Per numero di addetti, è il bacino più grande di forza lavoro, più di qualsiasi grandissima impresa - ha sottolineato Luchetti, denunciando l'insostenibilità di alcune situazioni come l'impossibilità in alcuni casi di aprire la scuola al mattino perché manca un collaboratore scolastico- ed è importante arrivare all'esecutività del Titolo V, perché non vi è più a livello centrale la percezione delle reali esigenze locali.

Non solo da noi aumentano le pluriclassi ( ben 114), ma vi è impossibilità di programmazione se non si rimoduleranno certi tagli. Il segnale è controproducente e pericoloso: inutile essere virtuosi se poi si subiscono tagli drastici e indiscriminati. Occorre una presa di coscienza forte da parte di tutte le forze politiche, altrimenti il sistema scolastico regionale andrà letteralmente a pezzi".

I Sindacati chiedono quindi nell'immediato di condividere e assumere la responsabilità di come è attualmente l'assetto della scuola marchigiana e di intervenire nelle sedi istituzionali e presso il Ministro Gelmini, perchè riduca il taglio o dia alla nostra Regione risorse aggiuntive.

Risorse umane per garantire tra l'altrro la scuola dell'infanzia a tutti i bambini di tre anni e maggiore tempo scuola;- il tempo pieno nella primaria;- il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado;- classi non sovraffollate nel rispetto delle norme sulla sicurezza; la continuità didattica attraverso gli organici funzionali pluriennali;- l'assunzione a tempo indeterminato dei precari su tutti i posti disponibili e vacanti per dare stabilità all' organizzazione della scuola.

"La nostra Regione - evidenziano le rappresentanti sindacali Francesca Conti, Claudia Mazzucchelli, Paola Martano rispettivamente di CISL SCUOLA, UIL SCUOLA SNALS CONFSAL -, ha sempre applicato le leggi dello Stato dimostrandosi virtuosa. Sono stati evitati gli sprechi, ma questo non ci ha ripagato perché il Governo ha fatto "cassa" attraverso "tagli lineari", senza tenere conto delle reali esigenze del territorio.

Adesso il sistema scolastico marchigiano è seriamente minacciato e gli Uffici scolastici provinciali non sono in grado di realizzare i tagli richiesti senza intaccare pesantemente la qualità della scuola. Tutte e cinque le province sono sconcertate dalla scure abbattutasi sulla scuola.

E' chiaro che le situazioni sul territorio sono diversificate a causa della conformazione geografica della nostra Regione e che non sono possibili né il funzionamento né l'autonomia della scuola senza risorse economiche e strutturali adeguate e senza che venga riconosciuta una "dotazione organica funzionale" che consenta ai nostri giovani quella formazione di qualità che tutti invocano e di cui il nostro Paese e la nostra Regione hanno estremo bisogno."

22/04/2011





        
  



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