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Maria Grazia Ortore, scienziata precaria

San Benedetto del Tronto | La ricercatrice Maria Grazia Ortore ha presentato al "Biophysical Society Meeting" a Baltimore, negli USA, un’importante ricerca biofisica, che non potrà continuare se non finanziata.

Maria Grazia Ortore

"Sono attualmente un'assegnista di ricerca presso l'Università Politecnica delle Marche, o, come preferisco definirmi, una scienziata precaria." Queste sono le parole, sarcastiche, della giovane ricercatrice Maria Grazia Ortore che ha partecipato qualche tempo fa al "Biophysical Society Meeting" a Baltimore negli USA.

La dott.ssa è stata invitata a fare una presentazione orale del lavoro "Time-resolved Small-Angle X-ray Scattering study of the early formation of amyloid protofibrils on a apomyoglobin mutant", svolto presso l'Università Politecnica delle Marche, nell'ambito del gruppo di ricerca di biofisica guidato dal Prof. Paolo Mariani.

Il lavoro che ha presentato riguarda il monitoraggio un particolare processo di aggregazioni proteiche associato alla formazione di fibrille amiloidi. Queste fibrille sono delle strutture che caratterizzano molte malattie, soprattutto neurodegenerative, quali il Parkinson e l'Alzheimer.

E' fondamentale capire quali sono i meccanismi che fanno sì che determinate proteine inizino ad aggregare per formare le fibrille amiloidi, evidenze della malattia già avanzata. Maria Grazia Ortore ha svolto questa ricerca avvalendosi della tecnica della diffusione dei raggi X a piccolo angolo, ed effettuando l'esperimento presso il Laboratorio Europeo di Luce di Sincrotrone (ESRF, European Synchrotron Radiation Facility) a Grenoble, in Francia.

La partecipazione al congresso della scienziata è stata possibile solo perchè sponsorizzata con una borsa della SIBPA (Società Italiana della Biofisica Pura ed Applicata).
Il Congresso della Biophysical Society ha visto la partecipazione di più di 6500 biofisici da tutto il mondo, quindi la possibilità di esporre in questo ambito uno studio fatto in un Ateneo italiano. Questo dimostra che nel nostro Paese ci sono ancora le capacità e le esperienze per fare della buona ricerca, che però non riuscirà ad andare avanti se non adeguatamente finanziata.

"Nonostante le mille difficoltà, l'Università va avanti con serietà ed impegno, mentre purtroppo dai media prevale l'immagine di Atenei popolati esclusivamente da baroni impegnati solo a difendere i propri interessi." Ha dichiarato Maria Grazia Ortore.
Scarsità di fondi, pochi riconoscimenti, precarietà e grandi sacrifici, è questa la vita di una ricercatrice, trovatosi, per sua e per nostra sfortuna, nell'Italia delle soubrette.

11/04/2011





        
  



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