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Biodiversità, Donati rilancia il messaggio ai giovani: “Il futuro è qui”

Ancona | Presentato il libro “Biodiversità nelle Marche” che sarà distribuito agli studenti.

di Redazione

Sandro Donati

Dopo l'anno dedicato alla Biodiversità, continua l'impegno della Regione Marche per l'Ambiente: l'assessore regionale Sandro Donati ha presenziato il convegno organizzato da Università, Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali e Regione, ricordando la necessità di educare i giovani al rispetto e alla cura della natura, ringraziando tutti per l'ottimo lavoro svolto.

Durante la presentazione del libro "Biodiversità nelle Marche", degli autori Edoardo Biondi e Massimiliano Morbidoni, che sarà distribuito agli studenti, Donati ha sottolineato che la giunta regionale ha messo a disposizione sia competenze e professionalità che risorse economiche per la tutela ambientale, nel nome di una politica di "conservazione innovativa" che guarda al futuro delle generazioni. "Così sarà anche per il 2011 - ha detto Donati - anno delle foreste, da cui dipendono aria, cibo, acqua e clima, che condizionano il nostro presente e determinano il nostro futuro. Per questo teniamoci stretti i nostri boschi".

Grazie alle ricerche come questa sulla Biodiversità, ha aggiunto il dirigente regionale all'Ambiente Antonio Minetti, possiamo oggi disporre di strumenti di conoscenza approfonditi verso cui orientare consapevolmente il Piano di Sviluppo Agricolo, il Piano Paesistico e quello Ambientale della Regione Marche "Perché è ormai evidente - ha detto Minetti - che non basta più spruzzare un po' di verde nei Prg cittadini ma occorre costruire il futuro progettando spazi dove l'ambiente è curato, mantenuto e valorizzato".

Dopo i saluti del Comune di Ancona e vari interventi scientifici, fra cui quelli di Nicoletta Tartaglini per il Ministero dell'Ambiente, di Vincenzo Caputo per L'Università Politecnica delle Marche e Giuseppe Busnardo per l'Anisn, è apparso interessante l'intervento della dott.ssa Benedetta Giovanola dell'Università di Macerata che in prospettiva filosofica ha tracciato le radici culturali di una nuova (ancora troppo poco studiata) ma necessaria "Etica della cura" per quanto riguarda il tema "Natura".

La parola d'ordine oggi è superare ogni vecchia concezione antropocentrica: la motivazione vera del perché dobbiamo invece trasmettere chiari messaggi di cura dell'ambiente naturale ai giovani va ricercata subito (ed è anche questo il primo obiettivo del libro) nella nuova consapevolezza ecocentrica da cui dipende davvero la sopravvivenza dell'umanità.

05/03/2011





        
  



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